Ancora Mercedes, ancora Valtteri Bottas. Nulla di nuovo rispetto alle FP1 di questa mattina in cima alla classifica della seconda sessione di prove libere del GP di Gran Bretagna, decima prova del mondiale 2017 di F1. Il finlandese, al termine della simulazione di qualifica, ha abbassato il limite fino all’1’28″496 che finora rappresenta la prestazione migliore del weekend, ma la sensazione è che si possa andare ben oltre questo riferimento.
E la sensazione la dà Lewis Hamilton, 2° anche al termine di queste FP2. Il #44 non è riuscito a completare il proprio tentativo di giro veloce con le SuperSoft per via di un errore all’uscita della Chapel, ma nonostante ciò è riuscito ad artigliare la piazza d’onore grazie al suo 1’28″543 fatto registrare addirittura…con gomme Soft, che sulla carta dovrebbero pagare tra i 6 ed i 7 decimi di prestazione in meno rispetto alle SuperSoft utilizzare da tutti gli altri per la simulazione di qualifica. Con indosso le Pirelli “rosse” risalgono la classifica anche le Ferrari, con la SF70-H di Raikkonen ancora una volta davanti alla vettura gemella di Vettel: il #7 ha chiuso le FP2 in 1’28″828, mentre il #5 si è dovuto accontentare della quarta piazza con il suo 1’28″956, a quasi mezzo secondo dalla prestazione di Bottas.
Leggero passo indietro rispetto a questa mattina per entrambe le RedBull: Verstappen è 5° in 1’29″098, mentre Ricciardo insegue staccato di oltre 1″ dalla vetta e di quasi mezzo secondo dal crono del compagno di team. Grande balzo in avanti invece per Nico Hulkenberg, che risale sino alla settima posizione tenendosi dietro Felipe Massa, Fernando Alonso – sul quale pende però la Spada di Damocle delle posizioni di penalità in griglia per via della sostituzione della PU – ed Esteban Ocon, anche nelle FP2 davanti a Perez con il suo 1’30″383 ed ultimo della Top Ten.
Appena fuori dai primi dieci troviamo di nuovo Carlos Sainz, che precede per soli 7 millesimi il compagno di squadra Kvyat. 13° è Perez, ad oltre 2″ dal tempo di Bottas ma comunque in grado di tenersi dietro Grosjean, Stroll – autore come tanti di un testacoda all’uscita della Chapel – e Vandoorne, che pur distante “solo” mezzo secondo da Alonso si ritrova dietro di lui di ben 7 posizioni. 17°, dopo aver lasciato il sedile della sua VF-17 a Giovinazzi durante le FP1, è Magnussen, che precede Palmer – tornato ad accusare un distacco di quasi 1″ rispetto al tempo di Hulkenberg – ed il duo Sauber, con Ericsson a tenersi dietro Wehrlein per poco più di tre decimi.
Se quindi sul giro secco il distacco dalle Mercedes non è cosa così inaspettata per gli avversari delle W08, qualche campanello d’allarme in vista di domenica potrebbe iniziare a suonare dopo aver visto i dati relativi alla simulazione del passo gara. Se infatti con le SuperSoft – la mescola più morbida e quindi la più soggetta al degrado – il ritmo di Mercedes e Ferrari era simile sul passo dell’1’32″alto-1’33″basso, una volta calzate le Soft la situazione si è rivelata leggermente diversa. Hamilton infatti con le Pirelli “gialle” è riuscito a stampare un impressionante 1’31″6 nel suo giro d’attacco, un crono che né Vettel né Raikkonen sono riusciti ad imitare pur mettendo in mostra con le Soft un buon ritmo sul piede dell’1’32″5. Più distanti, come sempre, tutti gli altri: le RedBull viaggiano infatti sul passo dell’1’33″5, mentre dalla Williams in poi il ritmo si alza sensibilmente fino ad arrivare all’1’34”, un ritmo messo in mostra da Bottas quando calzava però…gomme Medie.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: