Lo ammetto, avrei dovuto parlarne già da qualche giorno, ma ho atteso nella speranza di notizie ufficiali. Notizie ufficiali che però non sono arrivate se non sottoforma di un numero: 85%. Ovvero la percentuale che abbiamo di riuscire ad ammirare una BMW Serie 8 così come l’abbiamo scrutata a Villa d’Este. Visto quindi che di notizie non ne abbiamo molte, ho deciso di spiegarvi del perché, la Serie 8 debba essere prodotta così come è stata osservata nelle kermesse dedita all’eleganza su due e quattro ruote di qualche giorno fa.
Il leggendario concorso di eleganza che prese vita nel 1929 – e che è tornato in auge negli anni ’90 – ha come al solito regalato un tocco di bellezza e raffinatezza, sullo sfondo unico delle rive del lago di Como, nella cornice del Grand Hotel Villa d’Este – uno dei migliori luoghi in cui soggiornare al mondo -, per una manifestazione che non ha nulla da invidiare ai palcoscenici di Parigi e Montecarlo. Ecco, una volta contestualizzato il tutto possiamo parlare del connubio BMW e Villa d’Este, con il marchio tedesco che, in veste di main sponsor, negli ultimi anni ci ha deliziato di prototipi unici, ahimè rivelatisi solamente degli esercizi di stile.
Questa volta però no. Infatti pare che quel tanto amato esercizio di stile, sia destinato a diventare qualcosa di reale che avremo l’opportunità di vedere concretamente. Ed è qualcosa che mi auguro fortemente: perché, in completa sincerità, voglio che quel 85% diventi presto un 100%. Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito sempre più all’arrivo di auto nate per il mercato, con linee e motorizzazioni – e non solo… – che ne fanno svanire l’anima, rendendole tutte simili. Fin troppo simili. E’ vero, voi direte che con i Concept le case automobilistiche delineano i modelli futuri e che non è nemmeno possibile vederle su strada così come sono, però credo che la Serie 8 Concept sia una delle prime creazioni concettuali, nel corso degli ultimi anni, capace di dare questa sensazione, la sensazione di poter già scendere per strada e incantare i passanti così com’è. Ed è quello di cui noi appassionati abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno che ogni Casa non lanci modelli in scala oppure terribilmente simili alla concorrenza perchè il mercato lo vuole, ma che sperimenti, secondo la propria indole e le proprie tradizioni, il suo potenziale, anche andando controcorrente – certo, magari non troppo controcorrente altrimenti si corre il rischio di imitare il triste destino della Renault Avantime. E direi che un’indole ed una tradizione piuttosto personali siano decisamente descritte in questo Concept, e nella perfetta misura aggiungerei.
C’è un mix letale tra Bmw passate, che si vedono chiaramente richiamate nelle linee, e tecnologia in perfetta simbiosi con lo sviluppo della tecnica: il tutto per creare una vettura unica. Possente come la sua genitrice ma allo stesso tempo filante nelle superfici con un uso sapiente delle linee, che paiono quasi scolpite. Pensare che un auto sia possente e filante allo stesso tempo crea quasi un ossimoro, però la sensazione che si ha, è quella. Molto del merito va alle forme del muso: schiacciato, basso – con una calandra incastonata perfettamente separata, come la sua genitrice – e imponente allo stesso tempo, a fungere da perfetto sinuoso prolungamento del parabrezza inclinato e del tetto spiovente in puro stile Gran Turismo. Come in puro stile Gran Turismo rimane la coda, alta che grazie alle linee che si accavallano sinuose, tra fari – a forma di “L” – spoiler fuso nel cofano, in perfetta armonia come se disegnate dal vento. Guardandola, osservandola più e più volte, si percepisce qualcosa di nuovo, qualcosa che segna una nuova epoca per le linee delle future auto, ed è una sensazione unica per chi ama le auto. A dirla tutta, pensandoci bene, è il perfetto mix di una Serie 6 degli anni ’70 – ’80 ed una Serie 8 riviste in chiave “Ritorno Al Futuro”. E, a mio avviso, il risultato è fantastico.
Vane speranze, dite voi? Probabile, rispondo io. Eppure, dalle sperdute lande del Nürburgring, arrivano rumors che paiono piuttosto affidabili: nelle scorso weekend, tra i meandri dell’Inferno Verde, sarebbe approdata ed avrebbe effettuato dei test una versione camuffata della M8, che dovrebbe adottare il 4.4 biturbo da 600 CV della M5, oltre a numerose altre modifiche com’è tradizione del reparto Motorsport della Casa monegasca. Chiaro sintomo che il progetto c’è, e che sta per andare in porto. «La futura BMW Serie 8 Coupé dimostrerà che le dinamiche raffinate e il lusso moderno possono convivere. Questo sarà il prossimo modello nell’espansione dell’offerta di auto di lusso e innalzerà il benchmark per le coupé in questo segmento. Allo stesso tempo, rafforzeremo la nostra rivendicazione di leadership nel segmento delle auto di lusso», ha commentato così, Harald Krüger presidente del Consiglio di Amministrazione del gruppo con sede nella Baviera. I presupposti ci sono tutti, le voci dei protagonisti anche ed il clamore suscitato è elevato, quindi possiamo solo sperare in bene. Perché sarà anche una mia opinione, ma quest’auto è un capolavoro che sa di realtà, e spero che i vertici di Monaco di Baviera si decidano a produrla così come la abbiamo appena ammirata. Al 100% e non all’ottantacinque.