Il Gran premio d’Alabama è stato interrotto due volte a causa dell’acqua. Il diluvio universale sembra non aver risparmiato il Campionato americano, che ha ipotecato la quarta tappa dell’anno. Anche perché i giri necessari per rendere valida la prova quasi non sono stati raggiunti.
La pioggia ha impedito alla corsa di avviarsi. Non nel senso che le automobili non sono scese in pista, anzi. La muta di Dallara è stata liberata sul tracciato per cominciare il GP ma senza mai dare inizio alle ostilità. La colonna d’acqua che si agitava dietro ciascuna macchinina ha reso impossibile i sorpassi e i tentativi di imporre un ritmo.
Bisogna segnalare il testacoda di Andretti e quello di Kimball (che ha accusato Ed Jones di averlo colpito), oltre all’aquaplaning che ha buttato fuori dalla corsa Will Power alla ripartenza dopo la prima caution. Pochi giri dopo la pace car ha riportato tutte le vetture all’interno della pit-lane nel corso della 19^ tornata. 37 minuti dopo si è provato a ripartire, rimandando in pista le auto dietro la vettura di sicurezza. Dopo quattro giri le bandiere rosse hanno ripreso a sventolare.
A guidare la corsa è sempre stato Josef Newgarden, seguito da Bourdais e Hunter-Reay. Dopo una lunga pausa, attorno alle 23.30 ora italiana è stata annunciata l’ennesima ripartenza, che però è slittata.
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