Avete appena acquistato un’auto che verrà realizzata in soli 150 esemplari, progettata da Aston Martin in collaborazione con Adrian Newey e Red Bull Racing, equipaggiata con un V12 aspirato da 1.014 CV da abbinare ad un propulsore elettrico e munita di un’aerodinamica mai vista prima su un’auto stradale. Siete i possessori di una delle vetture più clamorose che la storia dell’automobile abbia mai visto. Eppure, nonostante tutto il ben di Dio su cui avete appena messo le mani, non siete ancora soddisfatti.
Fantascienza, lo so bene anche io: ciascuno di noi cederebbe volentieri almeno un paio di organi interni in cambio della possibilità di guidare l’Aston Martin Valkyrie, quindi figuriamoci quanto saremmo contenti se riuscissimo addirittura a diventare proprietari di una delle 150 hypercar che la Casa di Gaydon sta realizzando in vista del debutto su strada previsto per la fine del 2019. I clienti abituali di Aston Martin, tuttavia, devono essere personaggi mediamente molto più esigenti di ciascuno di noi se la Casa inglese ha provveduto a creare un pacchetto che rende ancora più estrema ed esclusiva un missile terra-terra come la Valkyrie.
AMR Track Performance Pack, questo è il nome altisonante dell’upgrade che da Gaydon è stato messo a disposizione degli acquirenti della Valkyrie che dovessero essersi convinti di non possedere un’auto sufficientemente veloce ed iconica. Il pacchetto offre uno splitter anteriore ridisegnato che assicura un maggior carico ed una migliore efficienza aerodinamica, freni alleggeriti in titanio, sospensioni più rigide tarate appositamente per la pista e due set di cerchi, uno realizzato in magnesio ed un altro invece “carenato” per garantire ancora un miglioramento nell’aerodinamica dell’auto: tutte componenti pensate per rendere la Valkyrie ancora più estrema.
Forse persino troppo estrema, dato che una volta installato l’AMR Track Performance Pack la hypercar di Gaydon – nella sua versione “base” normalmente omologabile per un utilizzo su strada – potrà essere guidata solamente in circuito, dove tutte le nuove componenti promettono tempi sul giro più veloci dell’8% rispetto a quelli (tremendamente bassi) che già si potranno mettere a segno con la variante tradizionale della Valkyrie. Variante tradizionale che peraltro non scomparirà del tutto: i fortunati e facoltosi clienti di Aston Martin infatti, per poter tornare a guidare la loro auto sulle strade di tutti i giorni, dovranno solamente rimuovere gli elementi del pacchetto Track Performance per poi reinstallare quelli di serie.
Come dite, possessori della Valkyrie? Neanche così vi sembra abbastanza? Non temete, per rendere ancora più unica la vostra auto potrete sempre fare ricorso alle tre nuove livree dal sapore GT che Aston Martin ha svelato per l’occasione. Oppure, se proprio vorrete strafare, non dovrete far altro che inserire all’interno dell’abitacolo le finiture in oro a 24 carati che l’AMR Track Performance Pack mette a vostra disposizione. Il tutto, s’intende, nell’attesa che il servizio di personalizzazione “Q by Aston Martin” non crei un altro pacchetto per rendere ancora più allucinante la vostra Valkyrie.