E’ con ogni probabilità una delle auto che abbiano avuto meno senso d’esistere nella storia dell’automobile, l’Aston Martin Cygnet. E sarebbe piuttosto arduo dimostrare il contrario, verrebbe da dire: come riuscire infatti a giustificare una Toyota iQ, rimarchiata e rimaneggiata – nemmeno in maniera così trascendentale – dal marchio di Gaydon, proposta agli acquirenti con un prezzo di partenza di 39.150 € che era destinato a lievitare oltre la soglia dei 50.000 dopo aver attinto alla lista degli optional? E’ praticamente impossibile, sarete d’accordo con me.
Eppure, la Cygnet tradizionale sembra persino esser diventata un’auto sensata se paragonata alla variante presentata qualche giorno fa da Aston Martin al Festival Of Speed di Goodwood. Perché su questa variante, al posto del 1.300 cc 4 cilindri in linea di derivazione Toyota capace di erogare 99 CV e 123 NM di coppia, c’è un altro motore: il 4.700 cc V8 da 436 CV che equipaggia la Aston Martin Vantage S.
Creata – fortunatamente – in un unico esemplare grazie al servizio “Q by Aston Martin”, che permette praticamente un’infinita possibilità di personalizzazione ai clienti del marchio di Gaydon, la Cygnet V8 è stata presentata al mondo con l’etichetta di “City Car definitiva”, risultando ancora in dubbio se il termine “definitiva” si riferisca al fatto che dopo esservi saliti a bordo sarà difficile per voi uscirne indenni e guidare così altre auto oppure no. “La Cygnet V8 mette in mostra il lato divertente sia di Aston Martin che dei suoi clienti” – ha detto David King, vice Presidente di Aston Martin – “E’ poi anche un esempio del nostro talento ingegneristico, visto che non è un risultato da poco essere riusciti ad inserire il motore della Vantage S nel piccolo telaio della Cygnet in maniera così armoniosa. Sono sicuro che stupirà le persone, quando la sentiranno e vedranno arrivare lungo il percorso del FOS!”.
Equipaggiata con un roll cage ed una nuova trasmissione, la Cygnet V8 prende in prestito dalla Vantage non solo l’enorme motore aspirato, ma anche il know-how in termini di sospensioni, mentre un serbatoio in grado di dissetare il 4.7 litri è stato incastonato nell’auto sfruttando “ogni pollice disponibile”. Dal punto di vista estetico si notano le estensioni della carrozzeria – realizzate in carbonio – all’altezza dei passaruota, allargati per far spazio agli assi dalle dimensioni maggiorate, e non passano neppure inosservati i nuovi cerchi, da 19″ e non più da 16″ come nella versione tradizionale. Un doppio terminale di scarico fa poi sentire al mondo la voce del V8, in grado di erogare 436 CV di potenza massima e 490 NM di coppia come sulla Vantage S ed abbinato ad una trasmissione automatica a sette marce Sportshift II.
Trattandosi sostanzialmente ancora della cara e vecchia iQ, la Cygnet V8 pesa 1.375 kg, con un rapporto peso potenza che supera i 317 CV/tonnellata ed uno 0-100 km/h da ferma addirittura più rapido di quello della Vantage S, venendo coperto in appena 4″2. La velocità massima dichiarata è di 274 km/h, e dato che le prestazioni sono aumentate in questa maniera dirompente a Gaydon hanno pensato bene di intervenire anche a livello di impianto frenante, attingendo a piene mani dalle componenti dellaa Vantage S: la Cygnet più potente della storia è infatti equipaggiata con dischi da 380 mm e pinze a sei pistoncini all’anteriore e con dischi da 330 mm e pinze a quattro pistoncini al posteriore, con una ripartizione di peso 50% – 50%.
Per quanto riguarda poi gli interni, dimenticate il classico stile english che contraddistingue Aston Martin. Oltre al roll cage, all’interno della Cygnet V8 trovano spazio anche un sistema antincendio approvato dalla FIA e due sedili Recaro con cinture di sicurezza a quattro punti, oltre ad un volante in alcantara removibile e a delle portiere con gli interni in carbonio. Ma non temete: il marchio di Gaydon ci tiene a rassicurare tutti avvertendo che nell’abitacolo sono ancora rintracciabili piccole tracce di lusso, come le cinghie in pelle che consentono di aprire e chiudere le piccole portiere della Cygnet V8.
Che, secondo Aston Martin, si meriterà a pieno carico il titolo di “Razzo Tascabile” nel corso dell’edizione 2018 del Festival Of Speed di Goodwood, catturando l’attenzione del pubblico mentre farà da apripista a tutto il parco auto che la casa inglese ha sfoderato in occasione di uno degli eventi motoristici più attesi dell’anno.
Small, but mighty! This is the Aston Martin Cygnet V8. One of the most exciting, outrageous and diminutive creations ever to wear the famous Aston Martin wings. This one-off commission has been built with a 4.7-litre V8 engine, all complemented by a beautiful, thunderous sound pic.twitter.com/k1RvWXMgTy
— Aston Martin (@astonmartin) July 13, 2018