Tante voci nel recente passato, rumors di acquisizioni e proteste dei team, discussioni vere e presunte su budget e fee di ingresso. Qualche giorno dopo l’apertura a nuove squadre del presidente FIA Ben Sulayem c’è finalmente il passo avanti deciso e definitivo per Andretti Group. La partnership con General Motors, proprietaria di Cadillac, proverà a portare il grandioso team e lo storico marchio americano in Formula 1.
Mario e Micheal Andretti ne parlavano da tempo, si son fatti vedere in giro nei paddock della F1, hanno chiacchierato con tante persone e rilasciato dichiarazioni, hanno probabilmente anche parlato seriamente con qualche team per valutarne l’acquisizione. Sembrava infatti che non fosse possibile entrare nel circus della Formula 1 come 11esimo team, le voci dicevano che le altre dieci squadre non volessero spartirsi la torta con un ospite in più al tavolo. E poi diciamocelo, il team Andretti ha fondi e sa fare bene motorsport, probabilmente qualcuno nelle retrovie era anche preoccupato di finire ancora più in basso in classifica. I grandi invece avevano sicuramente qualche pensiero riguardo ai milioni di dollari di ammanco che un team in più avrebbe causato. Ma F1 e FIA, dopo mesi di silenzio e dichiarazioni poco chiare di Stefano Domenicali e Ben Sulayem, hanno aperto ora tutte le porte a un possibile futuro a 11 (o più?) team, con la dichiarazione su Twitter del 2 gennaio del Presidente FIA:
Espressione di Interesse, una candidatura praticamente, ed è quella che è arrivata dagli Stati Uniti d’America. Più o meno. In realtà sembra che al momento non sia ancora aperto il processo di ricerca nuovi team da parte della FIA, e questo lo si deduce dal comunicato unificato delle due case statunitensi. Si legge infatti che “il team Andretti Cadillac sta programmando di presentare una Espressione di Interesse quando la FIA aprirà il processo formale“. Dal sito inoltre apprendiamo che “se selezionato, il team è intenzionato a partecipare appena sia possibile nella pratica e con almeno un pilota americano“. Quindi ingresso subito, o meglio nel momento in cui, dopo l’approvazione FIA, le strutture saranno pronte, e almeno un driver a stelle e strisce al volante della monoposto. La scuderia sarà basata in America ma avrà una sede di supporto in Regno Unito, mentre il nome non è ufficiale al momento, anche se nei vari paragrafi della dichiarazione alla stampa viene sempre appellato come “Andretti Cadillac”.
Grande entusiasmo in casa Andretti, dove Micheal ha dichiarato che lui e i suoi uomini stanno “continuando a far crescere Andretti Global e la sua famiglia di squadre da corsa, sempre avendo uno sguardo al futuro. Sento che siamo decisamente all’altezza per essere un nuovo team in Formula 1 e possiamo portare valore alla serie e ai nostri partner, ed emozioni ai fan”. Il CEO e Presidente ha poi sottolineato come GM e Andretti condividano l’amore per il motorsport e siano concentrati sull’innovazione, per costituire una vera chance per una Formula 1 americana. Le due aziende continueranno a seguire i passi necessari per la valutazione FIA, mentre inizieranno già a lavorare in anticipo al team di F1, con la grande speranza di venire poi formalmente approvati dalla Federazione.
Il Presidente di General Motors, Mark Reuss, si è detto onorato di fare squadra con Andretti in “questo momento storico nel mondo delle corse. Abbiamo una lunga e ricca storia nel motorsport e nella innovazione ingegneristica. Siamo elettrizzati dal prospetto di formare un team di F1 americano che possa portare ancora più interesse globale sulla serie“. Il boss del gruppo statunitense ha poi concluso ricordando il pedigree ultracentenario di Cadillac, e dichiarando che gli uomini di GM sarebbero “orgogliosi di avere l’opportunità di portare in F1 l’innovazione e il design americano“.