Sono fatte per emozionare. In America le corse sono spettacolari e quando si torna in uno scenario storico il cuore batte sempre un po’ più forte. La Formula 1 ci ha provato, tanti anni fa, a colonizzare questa città. Ma non ci è riuscita. Il sole californiano, il caldo e il circuito sembrano urlarlo a ogni curva: questa tappa è per la IndyCar.
Domenica sera a mezzanotte, su Sky Sport 3 HD, sarà visibile la seconda corsa della stagione 2017. Il Gran premio di Long Beach, per l’appunto. La gara non andrà in diretta – ne abbiamo parlato qui – ma siccome streaming legali in Italia non esistono non ve ne riportiamo nemmeno uno. Potete però seguire live gli aggiornamenti dalla pagina Facebook della serie e da diverse testate specializzate. La domanda è: perché seguirla?
La risposta è semplice: perché è meravigliosa. Lo scenario in cui avrà luogo la tappa numero due del 2017 è la calda Long Beach sulla costa della California. Il circuito costeggia la zona del porto e quella dell’Acquario del Pacifico, e del Long Beach Convention Center. Caratterizzato da lunghi rettilinei e curve secche a 90°, rimane molto veloce e offre spesso gare interessanti. La pista costeggia anche il complesso della fontana, è lunga 3,167km e conta 11 curve, di cui 4 a sinistra e 7 a destra. La gara durerà 80 giri, per un totale di 253,375km (ovvero 157,44 miglia).
L’albo d’oro parla chiaro: Sebastien Bourdais. Il quattro volte campione del mondo ChampCar ha vinto ai tempi della serie rivale ben tre volte su questo circuito. Da quando però l’unica formula a stelle e strisce è la IndyCar Series, mai è riuscito a replicare il successo. Chissà se, galvanizzato dalla vittoria alla prima di campionato, riuscirà a replicarsi.
Negli ultimi tre anni ha vinto sempre una vettura motorizzata Chevrolet. Lo scorso anno l’alloro andò al futuro Campione Simon Pagenaud, dopo un lungo diverbio sul suo taglio in uscita dalla pit-lane (taglio che però avevano replicato molti altri piloti prima di lui). Dal 2009, Penske, Ganassi e Andretti sommano due vittorie a testa. Tutti i principali assi della serie hanno vinto a Long Beach: negli ultimi otto anni hanno trionfato Takuma Sato, Scott Dixon, Will Power e Ryan Hunter-Reay.
Tra le ultime notizie apprendiamo che NTT DATA sponsorizzerà le vetture di Kanaan e Dixon (il duo magico di Chip Ganassi) per la tappa nell’Ovest. Arrivano invece i primi risultati della pista: le prove libere vanno in archivio e portano i loro verdetti. Con un vantaggio di 12 centesimi sul primo e 18 sul secondo, è Scott Dixon a portarsi a casa la prima piazza delle FP1. La sua Dallara ha fermato il cronometro su 1’07”6357, sopravanzando sia Helio Castroneves sia (guarda un po’) Sebastien Bourdais. La Top 10 annovera tra i suoi partecipanti le due Schmitt Peterson di Hinchcliffe (4°) e Aleshin (10°), poi per Andretti ci sono Alexander Rossi (6°) e Ryan Hunter-Reay (7°). Gli altri pesi massimi concludono quinto (Power), ottavo (Kanaan) e nono (Pagenaud).
Anche le seconde libere si sono concluse. In questo caso a svettare è stato Will Power con un tempo di 1’08”0800. Nelle FP2 l’Andretti Autosport ha registrato ottimi risultati, con il nipote d’arte Marco in seconda posizione (a soli +0.28 secondi da Power), Takuma Sato in quarta e Hunter-Reay in quinta. Il podio delle seconde prove è stato chiuso dal campione in carica Simon Pagenaud. Ma il vincitore della scorsa gara, Bourdais, non molla e chiude in Top 10 portando a casa una settima piazza che fa ben sperare. Tra i primi 10 troviamo anche Tony Kanaan in P6, Hildebrand per Carpenter in nona piazza e James Hinchcliffe fanalino di coda. Da segnalare la bandiera rossa provocata da un fuori pista di Kanaan, in curva 1.
Ma a partire in pole sarà Helio Castroneves. Il pilota del Team Penske ha chiuso la Q3 con il tempo di 1’06″2254. Lo seguono a ruota Scott Dixon per Chip Ganassi (+0.1869), Ryan Hunter-Reay dell’Andretti Autosport (+0.2147) e James Hinchcliffe per l’SPM (+0.3037). Chiudono la Top 10 Rossi, Rahal, Kimball, Newgarden, Power e Andretti. Soltanto dodicesimo Sebastien Bourdais, al limite della Q2. Il campione in carica Simon Pagenaud scatterà ventunesimo, in ultima posizione: gli sono stati sottratti i tempi perché ha provocato bandiere rosse durante la sessione.