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Ferrari, parla Coletta: “Non vorrei che la 24 Ore di Le Mans fosse decisa dal warm-up delle gomme”





Durante il Meet the Team organizzato da Ferrari AF Corse alla vigilia della 92a edizione della 24 Ore di Le Mans abbiamo raccolto le dichiarazioni di Antonello Coletta, Responsabile del programma Endurance e Corse Clienti. Tra i temi toccati spiccano soprattutto quelli riguardanti la conferma del divieto di warm-up degli pneumatici (l’anno scorso derogato) e la chiarezza delle regole da parte della Federazione e ACO.

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© Ferrari Hypercar

Ferrari AF Corse arriva da vincitrice in carica all’appuntamento della 24 Ore di Le Mans 2024 – già cominciato con Pesage e Test Day – ma reduce da una controversa gara a Spa-Francorchamps: Antonello Coletta ha dunque rivelato le sue impressioni riguardo a quanto successo alle 499P di Maranello durante la 7 Ore e 44 minuti di Spa e sugli strascichi che ciò ha comportato ad oggi.

Mi sento confuso; spero che la 24 Ore duri davvero 24 ore per avere la certezza della durata, cosa che è mancata a Spa. Guardiamo avanti, non dobbiamo recriminare sul passato. Dobbiamo solo far tesoro di quello che è stato e lasciarlo alle spalle; abbiamo riflettuto a lungo su quanto successo, e da adesso concentrazione massima sulla 24 Ore e sulle prossime corse“. Coletta, dunque, ha subito fissato l’obiettivo per la seconda parte di Mondiale.

Risultato amaro, quello conseguito dalle 499P a Spa. Risultato finale su cui Ferrari AF Corse ha proposto un ricorso alla FIA, poi respinto per le motivazioni che potete trovare nell’articolo dedicato. “Abbiamo fatto ricorso (respinto, ndr), poi siamo andati in appello“, ha affermato Coletta. “In questa fase preferiamo non parlare, non è giusto andare nei dettagli, siamo in attesa di discutere l’appello e attendiamo la data dell’udienza. Per noi è importante capire l’interpretazione che verrà data per avere la certezza delle regole in futuro; veniamo da tante situazioni che sono state gestite diversamente, come in passato al Fuji, a Sebring…l’importante è avere certezza delle regole, perché in base a queste si può impostare una corretta strategia. A Spa nessuno avrebbe mai immaginato quello che sarebbe accaduto da lì a qualche ora (l’incidente di Earl Bamber e conseguente bandiera rossa), e ciò ha portato fuori strada praticamente tutti trannepochi

Una prima metà dell’anno, dunque, che per le Ferrari #50, #51 e #83 almeno nella classifica non rispecchia il grande potenziale mostrato dal progetto 499P, giunto al secondo anno senza modifiche sostanziali. Un anno dopo la leggendaria vittoria dell’edizione del Centenario, la 24 Ore di Le Mans 2024 è dunque una buona occasione per Ferrari per fare il punto della situazione e spiegare tramite le parole di Antonello Coletta: “La nostra posizione in campionato costruttori messa in relazione alla competitività mostrata non ci rende contenti. Siamo però consapevoli delle potenzialità della macchina, che dobbiamo ancora comprendere a pieno. Per Spa non abbiamo nulla da rimproverarci, saremmo finiti sul podio almeno con una macchina, e magari anche in 1° posizione. Nella 6 Ore di Imola invece abbiamo purtroppo commesso un errore, abbiamo analizzato la questione ma è costato caro ed è stato giusto pagarlo

Siamo gli unici costruttori che non hanno ancora speso un joker, dunque va sottolineata la bontà del progetto iniziale della vettura e della validità della squadra, che è moto giovane“, ha sottolineato il Responsabile del programma Endurance. “Stiamo ancora capendo, inutile fare sviluppi, prima vogliamo sfruttare il 100% di quello che abbiamo prima di apportare modifiche, e anche con la 3° macchina abbiamo dimostrato di essere competitivi

Potenziale delle Ferrari 499P che, anche a Le Mans, potrebbe non bastare per conquistare un buon risultato, viste le numerose incognite dettate da modifiche regolamentari (come il BoP e l’introduzione del Power Gain) e, soprattutto, dal meteo decisamente incerto tipico del Circuit de La Sarthe.

Le previsioni meteo stanno cambiando velocemente tutti i giorni, le ultime danno una minore probabilità di pioggia durante la 24 Ore rispetto a quelle di ieri; potremmo dunque avere pioggia alla partenza e domenica mattina, e la migliore cosa è gestire queste situazioni con freddezza soprattutto in una pista lunga ed enorme come Le Mans. L’anno scorso questo esercizio lo abbiamo fatto alla grande, durante la notte abbiamo guadagnato 40/45” proprio con questo aspetto che poi si è rivelato fondamentale per tenere il vantaggio anche nel finale quando la macchina non ripartiva dai box. Sarei quindi soddisfatto se riuscissimo, in caso di pista in condizioni miste, a ripetere quanto fatto nell’edizione del Centenario“.

Quest’anno la questione riguardante gli pneumatici sarà molto importante e va tenuta in considerazione sia dal punto di vista della prestazione che dal punto di vista della sicurezza; sotto quest’ultimo, siamo tutti un po’ preoccupati. Se le temperature scenderanno, soprattutto durante la notte, ci prenderemo tutti dei grandi rischi. È una situazione che non so a chi possa giovare. È tuttavia importantissimo che la Federazione controlli precisamente le temperature degli pneumatici appena prima che vengano montati sulle macchine, perché abbiamo già visto in gare passate che qualcuno è stato molto bravo ad avere gomme più calde. E credo che in una pista come questa in cui si perdono più di 15” ad entrare con gomme fredde, sia inaccettabile non avere un controllo delle temperature.

Come nel caso della durata effettiva della corsa, messa in discussione in Belgio, anche sotto il punto di vista del divieto delle operazioni di risaldamento delle gomme è necessaria una linea chiara. “Dobbiamo avere, anche in questo caso, la certezza del rispetto delle regole che, a parere nostro, se vengono fatte devono essere rispettate. Non avrebbe senso fare regole e poi non avere controllo, anche perché questa regola determina prestazione, determina una differenza di tempi importantissima perché recuperare 15” in uno stint è pressoché impossibile. Non vorrei che la 24 Ore di Le Mans venga decisa dal warm-up delle gomme durante la notte o nelle situazioni di basse temperature. È un tema che credo sarà IL tema di questa 24 Ore, e andrà gestito con serietà e attenzione, sarebbe un peccato avere un risultato definito in base alla temperature dello pneumatico nel primo giro di uscita dai box. Speriamo poi che i piloti riescano a gestire la situazione, perché il primo giro e metà del secondo saranno molto complessi e difficili da affrontare

FIA/ACO, dal canto loro, non hanno specificato nulla a riguardo all’effettuazione dei controlli sulle coperture pronte per essere montate sulle Hypercar e LMGT3: “Al momento non abbiamo avuto rassicurazioni da parte dell’organizzazione al riguardo, ma lo dò per scontato. Voglio pensare che questo già succeda, che stiano controllando le temperature delle gomme e il rispetto della regola; immagino che ci possa essere una tolleranza nel margine di pochi gradi, ma mi aspetto che la regola venga fatta rispettare; più di parlarne e far sì che il tema venga tenuto in considerazione non possiamo fare molto, non facciamo noi le regole

Un passo indietro, come avvenne lo scorso anno, verso la reintroduzione della possibilità di utilizzare termocoperte e scaldoni, secondo Ferrari è altamente improbabile: “Oggi sarebbe tardi, ci sarebbe da riattrezzare tutti i retrobox con un esercizio complicato. Non credo che ci sia la voglia di discutere di questa regola, credo che tutti gli sforzi debbano essere focalizzati da parte nostra sul sopravvivere a quei primi giri a gomma fredda, e da parte delle autorità sul rispetto delle regole

Cambiando argomento, il focus si è spostato sui piani futuri della Scuderia di Maranello nel mondo dell’Endurance. Dopo l’introduzione della 3a vettura, la Ferrari ha in programma novità sostanziali al proprio programma? La risposta del Responsabile non si fa attendere: “Stiamo finendo di capire il pacchetto che abbiamo, per interpretarlo al meglio; abbiamo individuato aree di miglioramento e dobbiamo finalizzare l’evoluzione della 499P; vedremo poi se rendere operativo un pacchetto Evo già nella seconda metà di stagione o addirittura l’anno prossimo. La terza macchina è stato impegnativo, l’abbiamo deciso a novembre 2023 ed è stato un grande sforzo dopo tutto lo sviluppo fatto nei primi 7 mesi sulle due 499P già presenti. Siamo molto contenti di questa scelta, perché sebbene sia gestita da un team separato ed autonomo – certo, con un supporto ingegneristico da parte di Ferrari in quanto cliente – molto giovane e in crescita, ci dà l’opportunità di raccogliere dati preziosi sul powertrain e di avere una chanche in più per il risultato finale. La conferma della 3a macchina è certa, al momento non abbiamo in previsione ulteriori sforzi ma vogliamo consolidare il pacchetto esistente





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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.