Si sono concluse nel corso della notte italiana le qualifiche che hanno deciso la griglia di partenza dell’edizione 2020 della 12 Ore di Bathurst. La grande classica di durata dell’emisfero australe, pronta a scattare quando in Italia saranno le 19:45, nonostante la presenza di qualche…canguro di troppo in pista ha visto regolarmente disputate le proprie Q1 e Q2, con l’ultimo e decisivo Shootout che ha decretato le prime 10 posizioni dello schieramento.
A prendersi la pole position grazie ad un giro chiuso in 2’03″55 è stata la Porsche 911 di Matt Campbell, Mathieu Jaminet e Patrick Pilet. La GT3 R #911, affidata al vincitore dell’anno passato, è stata l’ultima auto a scendere in pista durante le qualifiche, risultando più rapida della diretta concorrenza sin dai primi intermedi e riuscendo dunque a regolare senza particolari patemi d’animo – per quanto tranquillamente si possa viaggiare tra i muretti del Mount Panorama… – tutti gli avversari. Affiancata alla GT3 R #911 scatterà la McLaren 720S GT3 #60 affidata per l’occasione al trittico Parente-Barnicoat-Blomqvist, mentre ad aprire la seconda fila provvederà Raffaele Marciello: l’italiano, alla guida della Mercedes AMG GT3 #999, ha chiuso il proprio shootout con un’ottima 3^ posizione grazie a quel 2’03″82 che per qualche minuto gli è anche valso la pole position provvisoria.
Certo che in Australia il concetto di "jump start" sembrano fraintenderlo parecchio.
No, non sono i postumi del venerdì sera a farvi credere di vedere certe cose: le GT3 impegnate nelle FP della #Bathurst12H si sono davvero trovate incolonnate dietro a dei…canguri#B12hr pic.twitter.com/pFjBsHDZBw— Andare a pesca con un’Audi R18 (@fishingwithaR18) February 1, 2020
In 4^ piazza troviamo la Nissan GTR Nismo GT3 #18 del trio Joao Paulo De Oliveira-Edoardo Liberati-Alexandre Imperatori, mentre alle spalle dell’auto del team KCMG si sono messe la Porsche 911 GT3 R #1 di Bamber-Vanthoor-Lowndes e la Mercedes AMG GT3 #77 del trittico Engel-Stolz-Buurman. In 7^ posizione si è messa invece la prima delle Audi, la #222 affidata all’equipaggio formato da Van der Linde-Drudi-Winkelhock, con la R8 del Team Valvoline che ha saputo mettersi dietro la AMG GT3 #888 di van Gisbergen-Whincup-Gotz. A completare la top ten provvedono infine la Lamborghini Huracan GT3 #63 del trio Caldarelli-Mapelli-Lind e la Aston Martin Vantage GT3 #76 guidata dal trittico Dixon-Kelly-Dennis.
This is terrifying. #B12hr pic.twitter.com/9NFSELa7t3
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Si è invece sfortunatamente conclusa molto prima del previsto l’avventura australiana di Luca Ghiotto, impegnato nella 12 Ore di Bathurst con un’altra delle vetture di Gaydon. Nel corso delle sessioni di qualifiche che hanno preceduto lo Shootout finale, la Vantage GT3 #62 in quel frangente affidata a Marvin Kirchhoefer è finita a muro in maniera violentissima, subendo danni ingenti che hanno purtroppo costretto il team R-Motorsport ad alzare bandiera bianca ben prima che la gara potesse iniziare.
Thankfully Everingham is OK after that one. #B12hr #VASC pic.twitter.com/qAZIy3fHXa
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Assieme all’Aston Martin #62 sono rimasti coinvolti in incidenti piuttosto importanti – fortunatamente però privi di conseguenze fisiche gravi – anche la Mercedes AMG GT3 #777 di Sam Shahin (colpita dalla Mark II di Tyler Everingham e con entrambe le auto messe fuori gioco per la corsa) e la Huracan GT3 #29 di Dean Canto, che ha oltrepassato pericolosamente le barriere di gomme dopo aver colpito con la parte posteriore il muro di ruote che delimita il tracciato.
Have you ever seen anything like this!#B12hr pic.twitter.com/55Gt0MPItZ
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La 12 Ore di Bathurst 2020 scatterà – come già anticipato in apertura di articolo – quando in Italia saranno le 19:45. Vorreste seguirla? Non c’è problema: ecco il link per la diretta streaming gratuita (e ufficiale) di questa edizione della grande classica di endurance dell’emisfero australe.