Deserto, sabbia, dune, polvere, caldo. No, non stiamo parlando del Rally Dakar, ma del Gran Premio del Bahrain di Formula 1.
Il circus è già alla seconda gara stagionale; in Australia infatti ha brillato Valtteri Bottas, le Rosse sono state protagoniste di una prestazione opaca, mentre il campione in carica Hamilton è stato rallentato da un danno alla parte inferiore della sua vettura, dunque in fondo non è stata sua la colpa per aver disputato una gara incolore.
Archiviata dunque la tappa australiana, è arrivato il momento di trasferirci in Bahrain, un piccolo arcipelago ricco di gas e petrolio situato nel golfo Persico, le cui attrazioni principali sono:
Niente, non me ne viene in mente nemmeno una. Ma… aspettate, una sì! E’ Il Gran Premio che si tiene ogni anno, tendenzialmente all’inizio della stagione, sul tracciato di Sakhir! E a questo proposito, sapreste individuarne tutte le caratteristiche, curiosità e segreti? Se non ne siete in grado, o più semplicemente non ne avete voglia, ci penso io per voi.
Nonostante il caldo torrido del deserto bahreinita mi renda difficile fare freddure, per non farvi sfigurare di fronte agli amici con cui guarderete la gara domenica sera, tento lo stesso di elencarvi tutto quello che dovreste sapere, presentandovi le “10 cose che nessuno vi ha mai detto” sul Gran Premio del Bahrain.
- Il record sul giro del tracciato di Sakhir appartiene ad un pilota spagnolo non particolarmente veloce. È un fatto più unico che raro, quasi quanto l’avvistamento di un tipo di fiore nel deserto; in particolare, De La Rosa;
- Pur essendo di nuova generazione, a differenza dei suoi simili questo tracciato presenta molte curve dolci, probabilmente perché si trova nel dessert;
- Date le alte velocità di punta alla fine del rettilineo principale, Allah Curva 1 bisogna staccare da Dio;
- Sebastian Vettel non riuscì a prendere parte all’edizione 2016 del GP a causa della rottura del motore nel giro di formazione. In quell’occasione, in preda alla frustrazione, il tedesco scomodò le divinità della religione locale, ed è per questo che purtroppo in campionato rimase con un pugno di moschee;
- Per risolvere il problema dello sporco in pista gli organizzatori applicano, di nascosto, una speciale colla trasparente sulla polvere a bordo pista: lo fanno in gran segreto, perché non vogliono che si sabbia in giro;
- Ha suscitato diverse critiche tra i nostalgici che, vedendo la costruzione della prima pista interamente nel deserto, hanno esclamato delusi: “Non assomiglia proprio ai circuiti duna volta!”;
- La storia insegna che se la Ferrari non vince la prima delle due gare che si disputano sul Golfo, il mondiale può considerarsi già Persico;
- Dalla prima edizione ad oggi, seppur i tifosi locali lo sperassero, non ha mai piovuto. E’ anche grazie ai loro sconsolati e speranzosi commenti a riguardo che si capisce l’origine del nome della nazione ospitante: “Bah…Rain?”;
- E’ effettivamente un bel tracciato nel deserto, e su questo non ci piove;
- Per le riprese televisive verrà utilizzata una nuova tipologia di drone; per la precisione, il dronedario.