Alla vigilia del Motul Dutch Round arrivano i tanto attesi aggiornamenti per il Campionato Superbike: alle Ducati tolti 250 rpm.
Il WorldSBK arriva alla quarta tappa e con essa gli aggiornamenti della Federazione. Per quanto riguarda le concessioni permesse dopo il terzo round, tutti i costruttori, ad eccezione di Ducati e Kawasaki, sono autorizzati ad effettuare un upgrade nel corso della stagione 2019. Sono esclusi i due costruttori citati poiché attualmente a 20 e 13 concession points, con una differenza di soli 7 punti, inferiori ai 9 previsti dall’articolo 2.4.3.4 del Regolamento vigente.
Any manufacturer whom achieves 9 or more points less than the manufacturer with the most concession points may choose at their discretion to make one update to the concession parts during the season
L’aggiornamento più atteso è, però, senza dubbio quello riguardante i regimi dei motori, che FIM e DWO hanno deciso di ristabilire dopo aver analizzato le performance; l’algoritmo utilizzato, secondo l’articolo 2.4.3.2 del Regolamento, “può includere, ma non è limitato a” fattori come tempo su giro rispetto agli altri concorrenti, speed trap, numero di piloti per ogni costruttore, risultati di gara, giri al comando, tempo di gara complessivo e ogni cambiamento registrato a seguito di variazioni di rpm e aggiornamenti, mentre non sono tenute in conto le gare dichiarate “wet” dalla Direzione Gara.
I due costruttori interessati dalle variazioni sono Ducati e Honda: mentre la Panigale V4R subirà una limitazione di 250 rpm, la CBR1000RR avrà un incremento di 500 rpm, entrambi con effetto immediato e, quindi, in vigore dal round olandese. La Ducati viene quindi fermata a “soli” 16.100 giri motore, ma la cosa non pare spaventare il team, che aveva già fatto test in previsione della limitazione; inoltre, nelle tre tappe in calendario in cui la FIM potrebbe apportare ulteriori modifiche (Assen, Imola, Jerez) non sono presenti rettilinei importanti come quelli dei circuiti appena visitati, il che potrebbe far ipotizzare ben pochi cambiamenti nei risultati finali. La limitazione, infatti, influirà quasi zero considerando che la potenza massima risulterà inalterata e la V4 si troverà leggermente castrata in allungo. Nulla a che vedere dunque con i 1100 giri tolti a Kawasaki nel gennaio 2018 per tentare di tenere a bada Jonathan Rea.
Di seguito i rev limits aggiornati: