Due gare imprevedibili nella domenica di Misano. In mattinata la Superpole Race vinta da Bautista tiene col fiato sospeso a causa delle numerose cadute che stravolgono la corsa, ma in Gara-2 lo spettacolo è servito dalla lotta tutta in verde fra il pluricampione Rea e il giovanissimo Razgatlioglu.
Dieci giri: questa è la lunghezza della Superpole Race della domenica mattina, pochi chilometri che non hanno impedito ai piloti di combinarne di ogni sotto il sole del “Marco Simoncelli” di Misano. Dopo una solita partenza “alla Rea”, il quattro volte campione riesce a tenere la testa della corsa per soli due giri, il tempo necessario a Bautista per raggiungerlo dalla quinta casella e superarlo; negli stessi giri anche i rispettivi compagni di squadra, Haslam e Davies, sono impegnati in una piccola bagarre, nel loro caso, però, per la sesta posizione. Purtroppo una scivolata in curva 14 mette il gallese fuori dai giochi e lo costringe a passare per ultimo sotto la bandiera a scacchi. Al sesto giro è Cortese, in quel momento in terza posizione, a cadere all’ultima curva e lasciare il podio ad Alex Lowes. Ma le (brutte) sorprese non finiscono certo qui! È Rea a rendersi protagonista di una stranissima scivolata in curva 10 del settimo giro: riesce a rientrare in sesta posizione, immediatamente davanti a Melandri, ma deve salutare il suo secondo posto e qualche punticino che avrebbe potuto recuperare su Bautista. Ma è l’ultimo giro che riserva la sorpresa più amara: durante la lotta a tre Sykes-Haslam-Razgatlioglu per il gradino più basso del podio, la moto del #66 accusa dei problemi tecnici, obbligando Tom a concludere la sua gara alla curva 10.
La Superpole Race si, quindi, conclude con la vittoria di Bautista, nonché la trentesima della Ducati a Misano, seguito sul podio da Lowes e Haslam. Dietro di loro Rea, Melandri (che in questa gara ha scontato le sei posizioni in griglia di penalità per l’incidente dello scorso round con Davies), Rinaldi, Pirro, Mercado e Zanetti. Fuori entrambi alla curva 4 gli altri due italiani, Delbianco e Zanetti.
Gara-2 parte col solito Bautista davanti a tutti, seguito da Haslam, autore di una gran bella partenza; peccato che la gara in testa dello spagnolo duri davvero poco: scivola in curva 4 e, pur rientrando, finisce solo quattordicesimo. La lotta quindi si tinge tutta di verde, con il trio Haslam-Razgatlioglu-Rea in lizza per la vittoria; dopo aver lasciato il giovane campione della British Superbike al comando per tre giri, il giovanissimo turco decide che è il suo momento e sorpassa Haslam, tenendo la testa della corsa per ben tredici giri. Ma l’esperienza di Rea gli permette di aspettare il momento giusto e di infilare Toprak a quattro giri dalla fine: questi ultimi chilometri sono teatro dello scontro fra il navigato pluricampione e la fame di vittoria del giovane del team Puccetti. Nonostante i tentativi del turco all’ultimo giro, è il nordirlandese a vincere Gara-2 a Misano, portando con sè sul podio quella che sarà la squadra Kawasaki alla 8 ore di Suzuka il prossimo mese. Dietro di loro arriva Lowes, dopo la caduta di Melandri (arrivato poi sedicesimo), seguito da Rinaldi, Sykes, Davies, Pirro, Zanetti e Torres. Gli altri due italiani, Cavalieri e Delbianco, risultano rispettivamente tredicesimo e ritirato.
Il WorldSuperbike lascia l’Italia con il campionato riaperto, se mai fosse stato chiuso, con Rea ora a soli 16 punti da Bautista. Il Riviera di Rimini Round segna lo spartiacque della stagione, quindi con mezzo campionato ancora da correre e tre gare (o due… e mezza, considerando i punti dimezzati della Superpole Race) a disposizione, tutto potrebbe ancora succedere.