Rea porta a casa la vittoria di Gara-1 a Laguna Seca, con lui sul podio Davies e Razgatlioglu. Disastro per Bautista: cade a inizio gara e termina sul traguardo doppiato dal suo compagno di squadra.
Gara dolceamara sia per il team Ducati che per quello Kawasaki, chi più e chi meno, entrambi con un pilota a terra e uno sul podio. Ma andiamo in ordine. Nel pomeriggio americano, Gara-1 vede schierati in prima fila Rea, Davies e Bautista: il primo fa una delle sue classiche partenze a fionda, mentre il secondo perde terreno e dà vita ad una lotta intestina col compagno di squadra. Una battaglia fatta anche a suon di giri record che permettono ai due di mantenere comunque ridotte le distanze dal capogruppo: e infatti è Bautista a registrare il nuovo record in gara al terzo giro, un 1’22”945 che va a sostituire il crono dello scorso anno proprio dell’altro ducatista. Ma evidentemente l’enfasi dello spagnolo è un po’ eccessiva, tanto che alla curva 5 perde il controllo della sua moto e finisce nella ghiaia: è il momento che definisce la gara, ma si può quasi osare dire che sia il momento che segna definitivamente la svolta di questo mondiale. Non sono i 49 punti che Rea ha di vantaggio ora in campionato, che lui stesso ha dimostrato essere molto facili da recuperare, ma l’atteggiamento di Bautista che pare quasi alzare bandiera bianca: lotta, ma se non può dominare, crolla. E finisce doppiato sul traguardo dal suo diretto avversario e dal suo compagno di squadra che, da seconda guida ahimè un po’ anonima, si trasforma per un momento in trascinatore sotto la bandiera a scacchi della Laguna, quasi a dire “Alvaro, svegliati, vedi che la tua gara e la tua stagione non sono ancora finite!”. Ed è proprio Davies che arriva al parco chiuso estremamente divertito, dichiarando di aver sentito la mancanza di quell’angolino felice e di aver fatto la scelta azzardata della gomma morbida al posteriore proprio perchè “potevo correre il rischio, non ho molto da perdere!”
Sul podio sale anche colui che è diventato ormai un abitué, Toprak Razgatlioglu, felice, ma consapevole della dose di fortuna dovuta alle cadute di Bautista e Haslam, visti i problemi presentati dalla sua moto, soprattutto sul finale di gara. Dietro di lui Sykes, Lowes e Torres, questi ultimi due impegnati nell’ultima parte di gara in un battaglia per la quinta posizione. Seguono van der Mark, Baz, Melandri e Rinaldi.