In una gara spezzettata a causa della pioggia, è Jonathan Rea a salire sul gradino più alto del podio, seguito da un incredibile Tom Sykes e Alvaro Bautista.
In questa stagione del Mondiale Superbike pare sia nato un nuovo binomio: Italia-pioggia. Dopo la cancellazione di Gara-2 ad Imola a causa della pioggia torrenziale caduta sul circuito, anche a Misano si è rischiato di veder saltare una delle gare. In un weekend molto caldo e soleggiato, la pioggia aveva fatto capolino durante le FP3 di stamattina, per sparire durante la Superpole e riapparire poco prima di Gara-1; dopo il warm-up lap, infatti, è stata esposta bandiera rossa a causa della pioggia e rimandata la partenza alle 14.24. Dopo una bella partenza che lo vede in testa alla gara, Rea viene risucchiato da un Lowes in splendida forma, prima di venire bloccati tutti dopo soli tre giri da un’altra bandiera rossa. Si ricomincia da capo, di nuovo, con la partenza spostata ancora alle 15.02, con la speranza di riuscire a completare i 18 giri rimanenti.
Fortunatamente il meteo dà un po’ di tragua e permette di completare i chilometri previsti. La partenza vede i piloti schierati come erano in griglia al momento della red flag, ma Rea fa un’altra delle sue partenze e riesce a rimettere di nuovo le ruote davanti a Lowes. Dietro di loro se la giocano a coppie Sykes e Davies, Bautista e Haslam. Il pilota Yamaha riesce a riprendersi la testa della corsa al settimo giro, ma la sua possibile vittoria svanisce dopo pochi chilomentri, quando lui scivola alla curva 12, dove dopo pochissimo finisce anche Michele Pirro.
La pioggia inizia a farsi più insistente attorno alla metà della corsa, ma ciò non sembra minimamente preoccupare Davies e Haslam che danno vita a un’emozionante battaglia per la quarta posizione, che diventa una corsa al podio dopo la caduta di Alex Lowes. La spunta Haslam e il buon Chaz perde altre due posizioni a causa di un problema che lo costringe a lasciare via libera sia a Bautista che a Baz. Lo spagnolo va alla ricerca di Haslam e lo riacciuffa, mettendo le mani sulla terza posizione, ma distante da Sykes che è deciso a portare la sua BMW sul secondo gradino del podio.
Nel frattempo, alle loro spalle, c’è Delbianco in sesta posizione, che viene superato da Melandri e si ritrova in una battaglia a cinque per la settima piazza con Razgatlioglu, Takahashi, Cortese e Torres.
Finisce con Rea, Sykes e Bautista (intelligentemente cauto, considerando il fatto che era la sua prima gara in SBK sul bagnato, ma anche un po’ fortunato, viste le cadute di Lowes e Haslam davanti a lui) sul podio. Alle loro spalle Baz, Davies, Melandri, Cortese, Takahashi, Zanetti e Mercado. Delbianco arriva al traguardo in undicesima posizione, mentre Razgatlioglu si ferma poco prima, scivolando in curva 13.