Il pilota britannico ed il team italiano hanno risolto consensualmente il contratto che li legava per la stagione 2020. Le difficoltà di Leon Camier nel riprendersi dall’infortunio alla clavicola subito durante i test invernali ad Aragon sono state determinanti nella scelta drastica ma logica del team capitanato da Marco Barnabò. Sembra ormai certo il ritorno di Marco Melandri: il ravennate, nonostante da mesi avessi annunciato il proprio ritiro dopo una carriera di successo, sembra essere pronto a salire in sella alla Ducati Panigale V4R per un’ultima stagione.
La decisione era nell’aria già da qualche giorno – se non da qualche settimana. Durante i test di Misano erano infatti evidenti i limiti fisici del #2 nel recuperare dall’infortunio in cui era incappato nei test pre-stagionali ad Aragon. Dopo aver saltato il round inaugurale di Philip Island, la situazione di blocco posta dall’emergenza sanitaria sembrava potere aiutare il recupero di Leon Camier. Tuttavia, la situazione non si è evoluta nel modo sperato. Come affermato dallo stesso Leon,
«È una situazione molto spiacevole. Il team aveva creduto in me nonostante fossi reduce da un infortunio, ma la caduta durante i test di Aragon davvero non ci voleva. Ho subìto un nuovo infortunio alla spalla – non nello stesso punto, ma in uno diverso – e nonostante questo Barni ha continuato a darmi fiducia restando al mio fianco. A Phillip Island, quando ho provato a scendere in pista, non mi ha mai fatto pressione mettendo la mia salute al primo posto. Durante il periodo di stop a causa del Covid-19 la spalla ha beneficiato del riposo di cui aveva bisogno, e io, seguito costantemente dai medici, ho ricominciato ad allenarmi ritrovando la piena forma fisica. Guidando il Supermotard non avevo più dolori alla spalla, ma durante i test di Misano di fine giugno ho ricominciato ad accusare fastidi».
Infatti, sebbene l’infortunio sia stato superato positivamente, l’ideale per un recupero totale sarebbe un periodo di riposo e fisioterapia, reso impossibile dal calendario sprint del mondiale Superbike 2020. Da qui la decisione – consensuale – di pilota, team e sponsor per la rescissione del contratto, in modo da permettere a Leon Camier di riprendersi completamente ed in modo che il team Barni riesca a trovare in tempo un sostituto per la stagione che partirà tra poche settimane. Come dichiarato dal team principal Marco Barnabò
«Si tratta di una scelta dolorosa perché abbiamo sempre creduto che Camier potesse essere competitivo e crediamo che possa tornare ad esserlo, ma talvolta il mio ruolo mi impone di prendere decisioni difficili. La salute del pilota è al primo posto ed è giusto che possa prendersi tutto il tempo necessario per rimettersi in forma al 100%, io – come responsabile della squadra – devo tutelare gli interessi del team, di tutte le persone che ci lavorano e fare il meglio anche per i nostri sponsor. Per quanto sofferta questa decisione era inevitabile, ma credo che tuteli l’interesse di entrambe le parti. Sono altrettanto convinto che Leon possa superare questo periodo e tornare presto a mostrare il suo valore».
Passando al discorso relativo al sostituto, sembra ormai tutto fatto per il ritorno in pista di Marco Melandri. Sebbene infatti nei giorni scorsi fosse circolato il nome di Randy Krummenacher, in rotta con MV Agusta, casa dalla quale ha deciso di separarsi dopo averle rivolto pesanti accuse, le preferenze del team Barni sembrano essere rivolte al 38enne ravennate, campione del mondo 250 nel 2002 e vicecampione del mondo MotoGP nel 2005 e WorldSBK nel 2011. Il #33 aveva deciso di ritirarsi dopo un’ultima annata fosca, tinteggiata da 3 podi ma soprattutto da difficoltà tecniche e di adattamento alla Yamaha del team GRT. Il profilo di estrema esperienza di Marco nella guida delle derivate di serie è sicuramente in linea con l’identikit cercato dal team Barni per sostituire l’altresì esperto Leon Camier. Vedremo nei prossimi giorni se questa suggestione fino a poche settimane fa impossibile diventerà realtà.