Sul circuito dedicato ad Angel Nieto è ancora una volta Alvaro Bautista a vincere. Dopo una mattinata all’insegna di Rea, il nord-irlandese si perde in gara e chiude 3° ma è protagonista di un contatto all’ultima curva dell’ultimo giro che mette fuori gioco Lowes. Buon secondo posto per il ritrovato Van Der Mark.
Quest’anno sembra che ci sia ben poco da fare con Alvaro Bautista. Dopo le prove di ieri in cui aveva mostrato un buon passo, il #19 scappa e fugge con un passo incredibile e fa sua in scioltezza la gara del sabato. Per dare un’idea del potenziale suo e della moto di quest’anno, lo spagnolo ha girato oggi in alcuni passaggi circa mezzo secondo più forte di quanto aveva fatto la scorsa stagione in sella ad una MotoGP. Sono 12 vittorie e 14 podi da inizio stagione e Alvaro non sembra affatto sazio. Ottima 2° posizione per Michael Van Der Mark che, dopo un inizio di stagione altalenante, da un paio di gare a questa parte sembra avere ritrovato la velocità e la costanza che lo hanno reso negli anni una delle promesse della Superbike che verrà. 3° posizione per Jonathan Rea, protagonista di un contatto all’ultima curva con Alex Lowes. Nel cercare di agguantare il podio, il campione del mondo in carica entra in maniera arrembante sul pilota Yamaha. I due inglesi si toccano e il #22 del team di Iwata ha la peggio, trovandosi all’esterno e capitolando nella ghiaia. Jonathan, da vero signore e pilota corretto quale è, passa sotto la linea del traguardo chiedendo scusa e, dopo un giro d’onore portato a termine in maniera mesta, si ferma davanti al box del team Pata Yamaha per chiedere scusa e chiarirsi con i meccanici di Lowes. Che dire, queste sono le gare e infatti la direzione gara valuta la manovra del nord-irlandese ma decide alla fine di non sanzionarla in alcun modo. Per la prima volta in 4 anni il #1 ha dato veramente l’impressione di essere alle corde e l’errore di valutazione nel contatto con Lowes è la prova di un campione del mondo nervoso e teso. È evidente che il pacchetto Bautista-Ducati abbia portato Jonathan e la sua Kawasaki a confrontarsi con un avversario di grandissimo livello e apparentemente imbattibile. Jonathan cerca di fare il possibile ma dando sempre il 100% a volte può capitare di fare degli errori, come successo in questo caso. 4° piazza per Marco Melandri, che sembra avere trovato la strada giusta con la sua Yamaha. 5° posizione per Razgatlioglu che in sella alla sua Kawasaki clienti tiene dietro due pezzi da 90 della categoria, Tom Sykes e Chaz Davies. Chiudono la top ten Sandro Cortese, Leon Haslam e Michael Rinaldi. Note positive per il rientrante Loris Baz, 12°, e per Bridewell, 14°, che sostituisce al meglio l’infortunato Eugene Laverty. Molto male Honda: Kiyonari è ultimo mentre Takahashi non finisce la corsa.