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WorldSBK: a Redding la Superpole in Argentina, terzo Bassani





Nelle qualifiche del round argentino del WorldSBK è Scott Redding su Ducati a conquistare la Superpole, davanti ad un sempre presente Razgatlioglu. Ottima prestazione per Bassani, che su Ducati privata e terzo e meritevole della prima fila.

Scott Redding, tra i più critici alla vigilia nei confronti di un asfalto forse troppo pericoloso, è stato il più veloce nelle qualifiche del round argentino in sella alla Ducati ufficiale del team Aruba. 1’37”617 il tempo del britannico, che gli garantisce la partenza dal palo in Gara-1, la quale si svolgerà alle 20 italiane, e nella Superpole Race di domani. Si tratta del nuovo record in qualifica per il WorldSBK nel circuito di San Juan Villico, 1″4 meglio rispetto al record precedente che risaliva al 2018 e portava la firma di Melandri. Meno incisivo il compagno Rinaldi, appena nono con un distacco superiore ai sette decimi.

Secondo tempo per il leader iridato Toprak Razgatlioglu, con un ritardo da Redding inferiore ai due decimi. Il turco del team Pata Yamaha era riuscito per primo a sfondare il muro dell’1’38”, nel corso del proprio primo giro lanciato, ma nel corso del secondo run non è riuscito a migliorarsi cedendo il passo al #45. Sabato davvero positivo Axel Bassani, che in sella alla V4 R privata del team Motocorsa cgiude terzo a 22 centesimi dal capomarca Redding e scatterà per la prima volta dalla prima fila.

Qualifiche tutt’altro che entusiasmanti per Jonathan Rea, mai in lizza per la Superpole ed alla fine quinto a quasi mezzo secondo dalla vetta, dietro anche al compagno Lowes. Coi due alfieri di Akashi, a chiudere la seconda fila, scatterà il Campione Supersport in carica Andrea Locatelli (6°, +0″604). Settimo tempo per Van Der Mark su BMW M 1000 RR ufficiale, davanti a Gerloff e Rinaldi con cui condividerà la terza fila.<

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Tags : argentinaSBKscott reddingsuperpole
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.