Al MotorLand le vere battaglie sono per la seconda posizione, ormai piazza fissa di Jonathan Rea. E in Gara-2 la Ducati perde la doppietta per un soffio.
Inizia con un pilota in meno in griglia la domenica di Aragon: Mercado, infatti, ha dovuto purtroppo rinunciare alle due gare odierne a causa di una frattura allo scafoide sinistro rimediata a causa della caduta in Gara-1. Ed è con un’altra caduta che inizia anche la Superpole Race, a pochi metri dal via Rinaldi scivola portando giù anche van der Mark; gara finita per l’italiano, mentre l’olandese si riunisce ai colleghi, chiudendo poi ultimo. Nel primo giro la lotta è fra Cortese e Lowes, con Davies risalito fino alla quarta posizione. È proprio un errore del gallese, che allarga troppo la sua traiettoria, che consente a Rea di continuare la sua rimonta dalla decima piazza. Con Bautista che arriva al traguardo con un vantaggio di 5.791 secondi, la vera gara è per la seconda posizione, contesa fra Rea, Lowes e Davies. Finisce esattamente in questo ordine la Superpole Race al MotorLand, con Sykes in quinta posizione, seguito da Laverty e Haslam. Chiudono la top ten Torres, Cortese e Razgatlıoğlu.
Nel pomeriggio, Gara-2 si apre con un’ottima partenza di Bautista, Rea e Davies, ma ben presto lo spagnolo inizia a guadagnare terreno sugli avversari. Se non si vuole dare uno sguardo ai distacchi, basta l’inquadratura aerea per rendersi conto di quanto vantaggio riesce ad accumulare Alvaro sugli altri piloti, oppure vedere i suoi festeggiamenti all’arrivo, mentre nelle curve dietro di lui ancora si stanno dando battaglia. Ed è quello che è successo nella seconda gara (o terza, per essere precisi) ad Aragon: Bautista, con un vantaggio di 6.867 secondi, vince la 350esima gara per la Ducati in Superbike e la nona (su nove!) per lui in questa stagione, come ricorda nei festeggiamenti mostrando il tatuaggio sulla mano destra a favore di telecamera. Una vittoria forse un po’ amara per gli uomini Aruba.it, che avrebbero potuto festeggiare una doppietta nel pomeriggio spagnolo. Davies, infatti, era riuscito a conquistare la seconda piazza, per poi ritrovarsi alle calcagna, a due giri dalla fine, i due piloti Kawasaki, Rea e Haslam, reduci da una battaglia tutta in verde. Forse proprio la pressione causata dai due ha fatto commettere un errore al ducatista all’ultimo giro, permettendo a Rea di salire agevolmente sul secondo gradino del podio. Quarta piazza, quindi, per Haslam, quinta per Lowes e sesta per Laverty. Chiude settimo Torres, seguito da van der Mark, Rinaldi e Cortese. Subito fuori dai primi dieci Marco Melandri, mentre chiude solo dodicesimo Sykes, che era partito secondo.