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WorldSBK: tutti a Jerez fra ritorni e duelli





A quattro round dal termine il Mondiale Superbike 2021 è più indeciso che mai, Rea e Razgatlıoğlu continuano a rubarsi la prima posizione iridata anche più volte nelle stesso fine settimana. Dal round di Jerez, pista sulla carta favorevole tanto a Yamaha quanto a Kawasaki, ci si attende un duello serrato tra i due contendenti al titolo, con a contorno i rientri illustri di Baz e Laverty, oltre a quello a sorpresa di Kenan Sofuoglu in Supersport 600, come contorno.

Il Round di Jerez è il quartultimo del Mondiale Superbike 2021, caratterizzato dalla lotta serrata tra il sei volte campione in carica Rea e il suo ex discepolo Toprak Razgatlıoğlu. Il turco della Yamaha arriva in Andalusia con un solo punto di vantaggio sul nordirlandese della Kawasaki, complici i punti persi nella Gara-1 di Barcellona per un guasto all’impianto elettrico della sua R1. La pista di Jerez, intitolata ad Angel Nieto, è priva di lunghi rettilinei ma vanta diverse curve veloci risultando terreno di caccia ideale per le accoppiate Toprak-R1 e Jonathan-Ninja, che potrebbero dar vita a battaglie spettacolari in tutte e tre le manches.

Nato nel 1985, il Circuito di Jerez ha ospitato la Superbike per la prima volta nel 1990 anche se il layout all’epoca era differente nella sezione centrale. Oggi questa pista misura 4.423 metri e vanta 13 curve, di cui 8 a destra e le restanti 5 a sinistra, con notevoli cambi di pendenza che richiedono una moto maneggevole e ben bilanciata, oltre che stabile in frenata. Secondo i tecnici Brembo, Circuit de Jerez Angel Nieto è un tracciato altamente impegnativo per i freni: si è meritato un indice di difficoltà di 4 su 5, identico a Navarra ed Aragon ma inferiore a Barcellona.

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Stando all’analisi di Brembo: “come per la MotoGP, fatta eccezione per la terza e la dodicesima curva, nelle altre 11 del circuito i piloti Superbike utilizzano i freni. Anche il tempo di impiego dei freni sul giro è tutto sommato simile: 33 secondi e mezzo per le derivate di serie, 33 secondi per i prototipi che completano un’intera tornata in oltre un secondo e mezzo in meno delle Superbike.” Anche i valori di velocità persa in frenata dalle due categorie è analoga, ma con decelerazioni decisamente diverse: le Superbike superano gli 1,1 g solo in un paio di staccate mentre i piloti della MotoGP devono fronteggiarle 5 volte al giro.

Ai nastri di partenza di questo round ci sono diversi rientri illustri. Torna nel Mondiale Loris Baz, scelto da GoEleven e Ducati per sostituire l’infortunato Davies. Il francese classe 1993, cresciuto nel Mondiale Superbike e con tre stagioni passate In MotoGP fra Forward Yamaha e Ducati Avintia, è attualmente impegnato nell’AMA Superbike con Ducati e Ferracci e conosce già molto bene questa Panigale V4 R. Davies si sta rimettendo in sesto dopo il botto di Gara-1 a Barcellona – è stato dimesso ieri dall’ospedale di Barcellona – e potrebbe tornare in pista già a Portimao per quelle che forse saranno le ultime gare della propria carriera: il gallese ha convocato una conferenza stampa per oggi, alle 17:45.

A Jerez mancherà anche Tom Sykes, che dopo la brutta commozione cerebrare rimediata nella Superpole Race di Barcellona ha bisogno di tempo per rimettersi in sesto. Sulla M 1000 RR del #65 BMW ha deciso di metterci l’ex compagno Eugene Laverty, che torna nel Mondiale dopo quattro round di assenza forzata. Il nordirlandese aveva iniziato la stagione col team RC Squadra Corse, col supporto di BMW, ma la struttura si è dovuta fermare per problemi di organizzazione interna.

Rientra a sorpresa anche Kenan Sofuoglu, che parteciperà alle libere del venerdì in sella ad una Kawasaki Ninja ZX-6R messagli a disposizione dal team Puccetti. Questa partecipazione sarà una sorta di saluto e addio all’attuale Supersportmesso in scena dall’unico mattatore della categoria: Sofuoglu vanta 5 Mondiali in Supersport, alle sue spalle nell’albo d’oro ci sono Charpentier e Pitt con due titoli ciascuno. Dal prossimo anno infatti la Supersport cambierà pelle diventando Open, diremo addio alla cilindrata massima legata al frazionamento ( 600 cc per le 4 cilindri, 675 cc per le tricilindriche, 750 cc per le bicilindriche) con un peso minimo uguale per tutti: verrà applicato un sistema simile a quello dell’attuale SSP300 per pareggiare le prestazioni tra moto di natura tecnica eterogenea.

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Con questa rivoluzione Dorna e FIM vogliono permettere l’accesso a costruttori importanti come Ducati e Triumph, coi rispettivi bicilindrici da 955 cc e tricilindrici da 765 cc. Da capire bene come un’attuale R6, che partendo dai 118 cv di serie può raggiungere i 150 cv solo dopo costosi lavori disviluppo, possa competere con delle Panigale V2 che vantano già di serie 155 cv con tutte le strozzature fra aspirazione e scarico per rispettare l’Euro 5.

Gara-1 e Gara-2 della Superbike saranno visibili in diretta su Sky Sport e in chiaro su TV8, mentre la Superpole Race sarà in diretta solo per gli abbonati, con differita antecedente a Gara-2 per gli spettatori di TV8. Libere e Qualifiche della Superbike, così come tutti i turni e le gare di Supersport 600 e SSP300 saranno visibili solo dagli abbonati.

Ecco la programmazione dell’evento:

Venerdì 24 settembre
WorldSSP300 FP1 – 09:45-10:15
WorldSBK FP1 – 10:30-11:15
WorldSSP FP1 – 11:25-12:10
WorldSSP300 FP2 – 14:15-14:45
WorldSBK FP2 – 15:00-15:45
WorldSSP FP2 – 16:00-16:45

Sabato 25 settembre
WorldSBK FP3 – 09:00-09:30
WorldSSP300 Tissot Superpole – 09:45-10:05
WorldSSP Tissot Superpole – 10:25-10:45
WorldSBK Tissot Superpole – 11:10-11:25
WorldSSP300 Gara 1 – 12:45
WorldSBKGara 1 – 14:00
WorldSSP Gara 1 – 15:15

Domenica 26 settembre
WorldSBK Warm-Up – 09:00-09:15
WorldSSP Warm-Up – 09:25-09:40
WorldSSP300 Warm-Up – 09:50-10:05
WorldSBK Tissot Superpole Race – 11:00
WorldSSP Gara 2 – 12:30
WorldSBK Gara 2 – 14:00
WorldSSP300 Gara 2 – 15:15





Tags : JerezSBKSuperbikeworldsbk
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.