Il meteo è stato tutt’altro che favorevole, con due ore perse alla mattina e chiusura della sessione anticipata di altrettante. I tempi dei test sono già poco indicativi, ma dopo una giornata così contano ancora meno. Così può trovare spazio la curiosità sulle sensazioni dei piloti in sella alle nuove, rispettive, moto.
Jorge Lorenzo sulla Honda RC213-V al fianco di Marc Marquez, Danilo Petrucci sulla GP19 rossa del Ducati team, Iannone e Zarco che passano alle cenerentole Aprilia e KTM, i debuttanti Bagnaia, Oliveira, Mir e Quartararo. Tanti erano i motivi di curiosità per questo primo test. Bocche cucitissime in casa HRC per il debutto di JLo99, come da accordi presi con Ducati. Come Lorenzo, anche Iannone.
Salto doppio per Jack Miller, che passa dalla GP17 clienti di quest’anno ad una GP19 ufficiale, mantenendo le vesti di alfiere Pramac. L’australiano ha potuto testare la GP19 già oggi, rivelandosi entusiasta delle sensazioni avute. “È semplicemente straordinaria” ha esordito Jack che però si è dovuto fermare ai box dopo appena 19 giri, a causa di un guasto tecnico. “GP17 e GP19 non si assomigliano per niente, dopo aver provato la nuova sono rimasto più sorpreso di quanto mi aspettassi. Cambia tutto! È più facile da controllare, soprattutto nei cambi di direzione, ed è migliorata anche la velocità a centro curva. Poi il cambio, molto più morbido e veloce. Non vedo l’ora che arrivi domani – ha concluso Jack- per salirci nuovamente in sella!”
Chi conosce bene la GP18 è Danilo Petrucci, che ha finalmente coronato il sogno di essere alfiere del Ducati team. “La moto nuova ha del margine, come primo approccio già il fatto che non ci siano aspetti negativi è importante” ha detto sorridente il Petrux. “Ha differenze sulla stabilità in uscita di curva e attraverso piccoli dettagli mi aiuta ad essere più preciso. Domani proseguirò con la nuova moto, abbiamo molte cose da provare, continueremo con quella in configurazione 2019. Sicuramente oggi mi sono divertito, mi sono sentito bene.”
Nel 2019 Miller si troverà affiancato dal Campione del Mondo Moto2 in carica, Bagnaia. Pecco si è mostrato subito a proprio agio sulla GP18 ex-Petrucci, godendo soprattutto per la potenza della Desmosedici perché “sentire la vera potenza della moto è una figata. La cosa bella che ho provato oggi è la connessione tra gas e gomma dietro, sono davvero contento di avere trovato il feeling così in fretta. Ma Devo imparare a sfruttare bene i freni. Non sono abituato a essere un pilota di MotoGP, è molto figo…“
Morbidelli non cambia solo moto ma tutto, passando in sella ad una M1 del neonato team Petronas. C’è tanta attesa attorno a Franco, Rookie of the Year 2018, ed al team malese. “Mi sento bene, la moto è bellissima. C’è dell’eccitazione nell’aria -ha ammesso Franco- ora si apre un nuovo capitolo, speriamo che sia veloce quanto bella. La moto qui avrà il telaio di Zarco, ma sarà quasi completamente nuova”.
Nelle prime tre gare della stagione, almeno, la M1 di Morbidelli sarà uguale a quelle che avranno Rossi e Viñales. Per il romano di Tavullia sarà importante capire subito la filosofia di guida richiesta da Yamaha. Da segnalare anche il bellissimo ritorno di Jonas Folger, che parteciperà oggi e domani in veste di pilota dello Yamaha Test Team.
Le novità tecniche di Yamaha per questi test riguardano solamente i motori, ce ne sono due di nuovi da testare in questi due giorni, mentre Viñales cambia numero passando al 12 che utilizzava da bambino. Per quel poco che può valere, è proprio Maverick ad aver chiuso davanti a tutti. Il Top Gun si è detto contento dei due nuovi motori, dai quali verrà scelto quello da utilizzare nel 2019. “Con il nuovo motore siamo migliorati molto rispetto alla moto del 2018 -ha detto il #12- è stato importante e l’ho capito subito. Da lì ho acquistato molta fiducia. Ora dobbiamo migliorare in accelerazione e su me stesso, in curva non devo stressare tanto la moto e staccare troppo tardi. Sono contento di essermi sentito molto veloce.”
Buone sensazioni anche per Valentino Rossi: “Sono riuscito a provare il primo motore, e sono abbastanza contento. La prima sensazione è che la moto sia più semplice perché il motore aiuta sia in entrata che in uscita di curva. Domani proveremo il secondo motore con le nuove specifiche. Il telaio? Non è la nostra priorità, da quel punto di vista la moto va bene.”
Non vedeva l’ora di iniziare Johann Zarco che è addirittura sceso in pista su gomme Rain, unico in questo, con ancora molta umidità alle curve 3, 4 e 5.