Conclusa la prima delle tre giornate che vedono impegnati i piloti della MotoGP in questi test australiani. Prima e seconda posizione per Marc Marquez e Valentino Rossi, staccati di un decimo. Terza posizione per Iannone seguito da Viñales. Indietro le Ducati ufficiali: ottavo Dovizioso mentre Lorenzo è 11° ad oltre 1 secondo. Buoni riscontri per la Michelin.
Sì è conclusa senza troppi problemi la prima giornata di test australiani, a differenza della Malesia. Dopo una giornata in cui molti piloti hanno dato dimostrazione d’amore alle loro moto, è stato il momento di accenderle. Si issa davanti a tutti Marc Marquez, che con la sua amata RC 213 V fa segnare un tempo di 1:29,497. A seguirlo molto da vicino è Valentino Rossi, staccato di 186 millesimi. Mentre il pilota spagnolo si è rivelato estremamente veloce nel passo, conseguendo molti giri sull’1:30, il dottore si è detto poco felice a riguardo. “Soffriamo sul passo- ha detto Vale – non sono veloce come vorrei essere: c’è da lavorare. La Yamaha 2017 è molto diversa, facciamo fatica a capirla, serve un po’ di tempo. Il nuovo telaio mi piace, ma dobbiamo ancora raccogliere molte informazioni”. Valentino è stato autore di un gran salvataggio la mattina alla seconda curva.
In terza posizione troviamo il nostro adorato Andrea Iannone, che dimostra ancora il gran feeling trovato con la moto di Hamamatsu. Il pilota di Vasto ha strappato con la sua Suzuki un tempo di 1:29,926. Dietro di lui troviamo Maverick Viñales, distante 76 millesimi. Il giovane spagnolo ha ammesso di non aver cercato il tempo quest’oggi perché “non rientrava nei programmi. Non ho montato la gomma nuova negli ultimi 10 minuti, quindi sono andato un po’ indietro, se l’avessi fatto penso sarei potuto stare davanti. Questa è una pista più difficile con la Yamaha, la sento diversa, la Suzuki era più agile e rendeva semplice tenere la traiettoria perfetta, devo anche cambiare i miei riferimenti.” A seguire ci sono Cal Crutchlow, 5° con un tempo di 1:30,065, e Danilo Petrucci, 6° e primo su Ducati. Settimo e staccato di quasi 8 decimi dal compagno di Team troviamo Dani Pedrosa.
Non una giornata molto positiva, tempi alla mano, per il Ducati Team. Dovizioso ha fatto segnare un tempo di 1:30,410 che gli è valso l’ottavo posto in questo Day 1. DesmoDovi è stato però autore di un gran lavoro comparativo sul telaio, mentre domani potrà mettere a punto il set up. Solo undicesimo con un tempo di 1:30, 631 Jorge Lorenzo. “Dobbiamo migliorare in diverse aree- ha confessato il pilota #99 – devo concentrarmi sulla frenata, le curve veloci e anche l’accelerazione. La potenza del motore in rettilineo è però confortante. Peccato per il vento, dato che avvertivo poca stabilità all’anteriore, con le ali sarebbe stato più facile, in particolare in frenata.”
Alvaro Bautista per ora non ha confermato quanto di buono fatto vedere durante i test malesi, classificandosi solo 12°, mentre Jack Miller, classificatosi nono, è stato lo stakanovista di giornata con ben 82 giri. Continua il duro lavoro invece per Aprilia e KTM. La Casa di Noale piazza A.Espargaro al 14° posto e Alex Lowes al 20°. Il pilota inglese è stato altresì autore di una brutta caduta alla seconda curva che ha costretto all’esposizione delle bandiere rosse. Niente di grave per lui, che ha ripreso subito a correre con la seconda moto, lo stesso non si può dire per la moto. P.Espargaro e Smith hanno invece piazzato la loro KTM rispettivamente in diciassettesima ed ultima posizione. L’Aprilia dovrebbe provare domani la nuova ed innovativa carena, studiata in galleria del vento.
Per quanto riguarda le gomme, la Michelin si è dichiarata abbastanza soddisfatta. Come dichiarato da Piero Taramasso, Responsabile dell’attività a due ruote di Michelin Motorsport, a GPOne.com “Rispetto a un anno fa l’anteriore presenta molto più grip, gli ultimi test si sono rivelati positivi. Se anche qua i piloti dovessero confermarci la stessa tendenza della Malesia, potremmo già avere le specifiche adatte per le gomme 2017. Di sicuro, in questo secondo anno, l’obiettivo sarà quello di essere più regolari. Nel 2016 ad ogni weekend dovevamo infatti rivedere vari aspetti, ora non più. Al posteriore la gomma funziona bene sia a 15 che a 40 gradi, di sicuro è un aspetto incoraggiante. Stamani ci sono state delle cadute in curva sei, ma per colpa del vento”.