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SuperMonday: Rea e Redding si giocano punto su punto ad Aragòn





Con il round di Aragòn il mondiale Superbike arriva al giro di boa della propria stagione. Con quattro appuntamenti ancora da disputare – Aragon 2, Barcellona, Magny Cours ed Estoril – la lotta per il titolo sembra sempre più profilarsi come una corsa a due tra Scott Redding e Jonathan Rea. I due piloti inglesi si sono infatti spartiti le tre gare corse questo fine settimana sui 5344 metri dell’iconico circuito spagnolo.

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ONE OF A KIND

Jonathan Rea conquista due vittorie ed un terzo posto in una delle piste più favorevoli alla Panigale V4R e a tutta la combriccola di Borgo Panigale. Consapevole di quanto la sua Kawasaki Ninja ZX-10RR soffra nell’ultimo settore del circuito di Aragòn, il campione del mondo inanella tre partenze da incorniciare e cerca di guadagnare il più possibile nelle prime fasi di gara. Dopo aver subito il forcing finale del duo Ducati sabato in Gara 1, il nord-irlandese impara la lezione ed il giorno dopo rimette subito a posto le cose con una Superpole Race vinta in solitaria e con una Gara 2 in cui cerca di gestire il gap con Chaz Davies, commette un errore ma rimette subito le cose a posto in neanche un settore. L’impressione è che Jonathan guidi sempre con un minimo di margine da tirare fuori nei momenti del bisogno in cui debba spremere al 110% la sua Verdona. È davvero un Cannibale: annienta psicologicamente il compagno di squadra Lowes e mostra a Redding e alla Ducati quanto sarà difficile strappargli il titolo anche quest’anno.

DISTRATTO

In questo weekend spagnolo dal clima mite, Tom Sykes non ne ha azzeccata una. Dopo un sabato anonimo concluso con una caduta in Gara 1, il #66 rincara la dose domenica mattina quando nel primo giro della Superpole Race arriva lungo al cavatappino di Aragòn, rientra in pista senza curarsi troppo degli avversari e centra in pieno l’incolpevole Tati Mercado che – sbalzato dalla sella – rimedia anche una distorsione cervicale ed è costretto a saltare Gara 2. Sembra che l’unica cosa buona che abbia fatto Tom in questi giorni sia stata firmare il rinnovo contrattuale con BMW per il 2021. Certo è che se questo è il potenziale odierno del campione del mondo 2013 forse la casa bavarese avrebbe fatto meglio ad affiancare Andrea Locatelli a Michael Van Der Mark.

7 SU 7

Andrea Locatelli fa sette su sette in Supersport. Il #55 alfiere del team Bardahl Evan Bros porta la sua Yamaha YZF-R6 nuovamente sul più alto gradino del podio. Alieno. Visto le mosse di mercato di BMW – vedi sopra – la curiosità non è tanto sul fatto che possa vincere il mondiale quanto piuttosto quale sella avrà a disposizione in Superbike nel 2021. Se fossi in Jonas Folger – additato da tutti come possibile sostituto di Van Der Mark in Yamaha ufficiale al fianco di Toprak Razgatlioglu – non dormirei sogni così tranquilli.

PRIMO PODIO PER HONDA

Alvaro Bautista conquista il primo podio per Honda dall’appuntamento francese di Magny Cours nel 2016. Il progetto della casa dell’Ala Dorata incomincia a raccogliere i frutti sperati a valle di un weekend positivo in cui il #19 ha mostrato fin dalle prove libere un buonissimo passo – nonostante un preoccupante problema al motore. Il 35enne spagnolo colleziona uno zero in Gara 1, si ferma ai piedi del podio in Superpole Race e chiude terzo in Gara 2. La strada da fare è ancora tanta e la CBR sembra essere un animale feroce ancora da addomesticare – soprattutto in entrata di curva – ma si sa, chi ben comincia è a metà dell’opera. Speriamo non sia un exploit isolato.

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MOTORLAND

È vero, l’impianto spagnolo è forse un po’ asettico e brullo visto dall’alto, però non possiamo negare come Aragon sia davvero una bellissima pista – tecnicamente completa- per gli amanti delle due ruote. Probabilmente il MotorLand è anche amato dai fotografi per via del muro mozzafiato che incombe tra la fine del T3 e l’inizio del T4 – scorcio ideale per foto suggestive. Per di più, il caldo torrido questa fine settimana ha deciso di andare anche lui in vacanza – è pur sempre l’ultima di agosto – graziando piloti, team ed addetti ai lavori.

PUNTO SU PUNTO

Prima delle tre gare del fine settimana, Jonathan Rea comandava la classifica del mondiale con una manciata di punti di vantaggio su Scott Redding. Tre gare più tardi, nessuno dei due contendenti al titolo sembra essere riuscito a prendere il largo in classifica iridata. Per di più, Toprak Razgatlioglu è parso un po’ in difficoltà ma non è distante dai due inglesi. Tralasciando lo strano mondiale 2019 erano anni che non si vedeva un mondiale così combattuto punto su punto e gara dopo gara. Siamo esattamente a metà di questo campionato e siamo curiosi di vedere chi la spunterà nei rimanenti quattro appuntamenti di questa stagione 2020.

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DOPPIA R

Rinnovare Chaz Davies – in rispolvero dopo un inizio di stagione difficile – oppure puntare sul giovane Michael Ruben Rinaldi – ormai saldamente in top five con la Ducati privata del team GoEleven. Questo sembra essere il rompicapo in casa Ducati. Tra MotoGP e WorldSBK, di questi tempi a Borgo Panigale sembrano essere abbastanza impegnati. Speriamo che riescano – per una volta – a fare le cose come si deve.





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