Approfittiamo di questa pausa forzata a causa della momentanea cancellazione del Qatar Round per tornare a qualche giorno fa e riportare l’attenzione a ciò che si è visto nel weekend australiano. Questo “SuperMonday” ha proprio l’obiettivo di trarre considerazioni sul fine settimana di gare, andando a commentare al lunedì, meno “a caldo”. Iniziamo quindi dall’Australia: prima tappa, molti cambi di casacca, possibili sorprese… e così effettivamente è stato.
FUOCO INCROCIATO
L’anno scorso, la stagione si era aperta con la tripletta di Bautista che metteva bene in chiaro i suoi obiettivi per il 2019; ormai tutti sappiamo che la costanza di Rea ha avuto la meglio sull’impulsività di Alvaro, ma è indubbio che durante tutto l’anno l’unico vero avversario è stato solo lo spagnolo. Non ci si può ovviamente dimenticare degli altri piloti che si sono impegnati a dare fastidio, ma la lotta per il titolo era palesemente un duello all’ultimo sangue. Quest’anno, invece, i vari cambi di squadra e gli arrivi di nuovi piloti hanno portato una nuova aria che potrebbe infastidire Jonathan: Sykes che prima infila una pole con record e poi lo… accompagna fuori dalla pista in Gara-1, Razgatlioglu coi nuovi colori Yamaha addosso che lo beffa nella stessa gara e il suo compagno di squadra, Lowes, che gli ruba la vittoria di Gara-2 da sotto il naso, proprio sul traguardo. Phillip Island è una pista atipica e non può essere considerata lo specchio del campionato (così come, d’altro canto, non dovrebbe essere considerato nessun primo round di stagione) e le gomme sembrano non aver aiutato Rea nel finale di entrambe le gare, ma una cosa è certa, quest’anno Johnny dovrà guardarsi bene le spalle, più che un duello, adesso è sotto fuoco incrociato.
SECONDA GUIDA?
La sensazione che più di qualche tifoso potrebbe aver avuto durante il mercato per il 2020 è stata che Alex Lowes si sia ritrovato in Kawasaki quasi per caso. Il posto che sembrava riservato a Razgatlioglu si è trovato scoperto dopo la decisione del turco di firmare con la Yamaha e l’ufficializzato addio di Haslam, poi, quasi in sordina, è arrivato Alex, il cui posto era stato preso proprio da Toprak. Cosa sia successo realmente lo sanno solo i diretti interessati, ma molti tifosi probabilmente hanno iniziato la stagione pensando che in Kawasaki ci fossero Rea e il suo secondo, un pilota spesso sottovalutato e considerato inconcludente. Ma sarà davvero così? Alex riparte dal’Australia con un secondo, un quarto posto e una vittoria, conquistata duellando in maniera magistrale con il compagno di squadra e beffandolo sul traguardo per 37 millesimi. 37 MILLESIMI. Qua se volete godervi di nuovo gli ultimi due giri di Gara-2. Ah, e al momento è in testa al Mondiale; presto dire come finirà, ma siamo sicuri che Lowes si senta una seconda guida?
STUDENTE MODELLO
“Sono felicissimo della prima fila… non so ancora bene cosa stia facendo qui dentro! Faccio un passo alla volta e imparo man mano cose nuove.” Questo dichiarava Redding nelle interviste post qualifiche e atteggiamento migliore non si potrebbe chiedere al nuovo arrivato. Fresco Campione del BSB, a Scott è toccato l’arduo compito di prendere il posto di Alvaro Bautista, il quale ha fatto sognare la vittoria del Mondiale ai Ducatisti, per poi concludere la stagione con un quasi nulla di fatto. Famoso per il suo carattere frizzantino e per i suoi modi sopra le righe al di fuori della pista, in molti si aspettavano da Redding qualche colpo di testa anche in pista, fin dalle prime curve; invece l’inglese si è messo a lavorare a testa bassa e ha concluso il weekend con tre terzi posti e tanti punticini portati magistralmente a casa, che gli hanno permesso di essere immediatamente alle spalle di Lowes nella nuova classifica piloti. La speranza è che il suo percorso sia tutto in divenire e che la sua stagione possa essere estremamente brillante, tutti i ducatisti sperano che da Campione inglese possa diventare Campione mondiale. Staremo a vedere, ma certamente in questa prima tappa si è rivelato uno studente modello.
MOLTO INDIPENDENTI
Baz e Scheib, due indipendenti che hanno dato filo da torcere a più di qualche ufficiale nel weekend australiano. Il progetto Ten Kate Yamaha iniziato lo scorso anno a stagione già in corso sembra aver preso il volo quest’anno, portando Loris Baz a duellare con gli ufficiali e guidare la gara per qualche curva. Maximilian, invece, da rookie, è riuscito a conquistare la vittoria per gli indipendenti in Gara-2, un risultato brillantissimo per un neofita della categoria al primo round. Saranno anche in due team indipendenti, ma questi due hanno dato l’impressione che quest’anno vogliano davvero essere molto indipendenti.
SPERIAMO BENE…
Chi, invece, è sembrato in difficoltà in questa tappa è senza dubbio Chaz Davies. Reduce da un 2019 anonimo in cui pareva essersi ripreso a Laguna Seca, Chaz inizia il 2020 ancora in difficoltà; non mancano i duelli e le velocità folli (è stato lui a registrare il top speed record di 330,3 km/h), ma rimane sempre nella parte medio-bassa della classifica, salendo in zona podio e riscendendo giù clamorosamente. Sorte simile per l’ex compagno di squadra; Bautista sembra molto meno a suo agio di Haslam sulla Honda, fatica un po’ troppo e fa anche un giro nelle vie di fuga. Il progetto fra Honda e lo spagnolo riuscirà a prendere la giusta piega? E Davies riuscirà a riprendersi e a farci di nuovo vedere di che pasta è fatto? Speriamo bene…
Con il Qatar Round rimandato a data da destinarsi, la prossima tappa dovrebbe essere la Spagna, sperando che l’emergenza sanitaria ormai mondiale riesca a stabilizzarsi e permetta alle squadre di lavorare in sicurezza e tranquillità. Per il momento non resta che rimanere in attesa di comunicazioni e commentare il meraviglioso Round Australiano della scorsa settimana.