Ricomincia la stagione del WorldSBK con due sole certezze: ci saranno tanta azione e tante sorprese in questo 2022. Tre gare intense in quel di Aragon aprono le danze per quella che sembra essere una lotta a tre… o forse a quattro, chissà! Una grande domanda viene spontanea, però, da questo Round: Scott, sicuro di aver fatto la scelta giusta?
FIGLIOL PRODIGO – Alvaro Bautista torna in Ducati e risale su quella moto che sembrava fatta su misura per lui. Durante tutto il weekend è veloce e fa capire che si sta preparando al grande debutto, o al grande ritorno, ma è nelle gare della domenica che tira fuori tutta la potenza dalla sua Panigale V4R e scappa come ci aveva abituati nella prima metà del 2019. Che quella stagione gli sia stata da lezione? Lo vedremo solo nelle prossime gare, ma la cosa certa dopo questo weekend è che la lotta per il Mondiale non sarà a due.
#65 – Ci eravamo così abituati al suo #1 che quasi fa strano vedere il suo vero #65. Cambia il numero sulla moto, ma il pilota è sempre lo stesso, sempre il Cannibale. Nonostante riesca a vincere solo Gara 1, Jonathan Rea porta a casa due secondi posti e 54 punti in campionato che gli permettono di rimanere dopo il primo Round a soli 3 punti da Bautista. Decisamente non male, soprattutto per far capire agli avversari che è sempre il solito Rea e che la guardia deve rimanere sempre alta: il suo obiettivo è uno, vincere il Titolo.
FORMICHINA – Si “accontenta” di tre terzi posti Toprak Razgatlioglu, ormai maturo abbastanza per capire quando non bisogna strafare e basta accontentarsi per accumulare punti importantissimi. Ci ricorda sempre che quando si parla di frenate è sempre il numero uno e che i Mondiali si vincono anche senza vincere ogni gara (Mir, MotoGp, 2020… dice nulla?). In tutto ciò, i nuovi record della pista portano la sua firma. Errore da non fare se si è suoi avversari è sicuramente sottovalutare il turco, ha fame, si vede e l’#1 sul cupolino ricorda sempre chi è riuscito a interrompere il dominio nordirlandese in WorldSBK.
GIOVANE ECCITATO – Jonathan Rea descrive alla perfezione l’atteggiamento aggressivo di Michael Rinaldi in questo weekend spagnolo. L’italiano è consapevole di avere tra le mani un missile made in Ducati e un compagno di squadra ingombrante, ma vuole mettere in chiaro che lui non è estraneo alla lotta mondiale. Occhio a non farsi prendere dalla troppa foga, rischia di rovinare una stagione che ha tutte le premesse per essere mirabolante.
SORPRESA – Andando a buttare un occhio alla classifica alla fine del Round di Aragon, può sorprendere la presenza dei due piloti Honda in quinta e sesta posizione. Iker Lecuona e Xavi Vierge zitti zitti si mettono alle spalle dei quattro protagonisti indiscussi del weekend, con 18 punti a testa che sono un ottimo segnale per la Casa Alata.
AHIA – Una domanda viene spontanea, guardando l’esito del weekend: Scott, sei sicuro che il passaggio da Ducati a BMW sia stata una buona scelta? Sicuramente è troppo presto per valutare l’approdo di Redding alla BMW, ma il weekend si può dire sia stato pressoché disastroso, ultimo in campionato con un solo punto e tanta speranza affinché le cose per lui vadano migliorando nel corso del 2022.