Marcos Ramirez vince il Gran Premio di Barcellona e guadagna la sua prima vittoria nel mondiale. Dietro di lui succede praticamente di tutto: Dalla Porta e Arbolino hanno problemi tecnici e devono alzare bandiera bianca; Masia e Toba vanno giù; Antonelli rimonta e poi commette un errore che lo relega indietro; Vietti e Foggia rimontano più di 20 posizioni fino al 3° e 5° posto; Canet “ragioniere” non prende rischi e chiude 2°.
Il pilota #42 del team Leopard capitalizza una gara entusiasmante ma estremamente confusionaria. Ramirez riesce nel parapiglia generale dell’ultimo giro a trovarsi davanti nell’ultimo settore e passa prima sotto la bandiera a scacchi. Il team di Cristian Lundberg non può tuttavia gioire appieno in quanto Lorenzo Dalla Porta è stato costretto a dare forfait per un problema tecnico sulla sua Honda quando si trovava in testa alla corsa. Per il toscano è una botta fortissima in chiave mondiale: Canet infatti non prendendosi rischi effettivi chiude 2° e guadagna 20 punti importantissimi in chiave mondiale. Il #44 del team di Max Biaggi infatti è l’unico big della categoria a concretizzare in maniera positiva questa domenica di gara: Arbolino è stato costretto a ritirarsi per lo stesso problema di Dalla Porta; Masia cade alla prima curva coinvolgendo Binder; McPhee e Toba commettono errori all’ultimo giro; Antonelli dopo essere partito 27° rimonta fino alla 3° posizione ma va lungo due volte nelle fasi finali e chiude 11°. Aron Canet è così a 23 punti da Lorenzo Dalla Porta e scappa nel mondiale. 3° posto da urlo per Celestino Vietti, che dopo essere partito 21° in griglia rimonta fino alle posizioni di testa e infila all’ultima curva Alonso Lopez per il podio. Il talento di casa Rossi emula il sorpasso iconico che Valentino fece a Lorenzo nel 2009: questo ragazzo è forte, è forte eccome! Per lo Sky Racing Team VR46 è un giorno positivo visto anche la rimonta di Dennis Foggia che dalla 30° posizione rimonta fino alla 5° finale. 6° posto per Ogura del team Asia Honda, che precede un Romano Fenati ancora una volta sotto le aspettative nonostante un’ottima rimonta dal 18° posto. Chiudono la top ten Sasaki, Yamanaka e Kornfeil. 12° la wild card Tatay che, proveniente dal CEV Moto3, entra subito in zona punti dopo una gara rocambolesca.
Un’unica nota negativa è l’estrema bagarre vista quest’oggi tra le curve del circuito di Barcellona. La Moto3 è spettacolare e ci piace esattamente così com’è. Sarebbero da evitare situazioni di imprudenza che potrebbero avere conseguenze gravi, come è successo oggi con l’errore di Can Oncu che causa la caduta di altri 5 piloti in curva 3. Il turco sbaglia completamente la staccata e fa letteralmente strike, rovinando la sua gara e quella di altri 5 piloti: 3 vengono tirati giù da lui stesso mentre altri 2 cadono in conseguenza del parapiglia generato. I contatti tra Binder e Masia e tra Rodrigo e Masaki sono solo il contorno di questa domenica un po’ su di giri per i ragazzi della Moto3. Dopo Barcellona la Moto3 si sposterà sulla storica pista di Assen: gli italiani dovranno rimontare tra le curve del circuito olandese per non lasciare scappare Aron Canet nel mondiale più pazzo che c’è. Tutto è possibile in questa categoria, come si è visto questa mattina.