Venticinque anni e una carriera in Moto2, prima dell’approdo in SBK. Parliamo di Xavi Vierge, uno dei due piloti del Team HRC e attualmente ottavo in campionato, autore di un inizio di stagione davvero molto buono per un rookie. Gli abbiamo chiesto le sue impressioni sulla WorldSBK, le sue aspettative per il weekend e come si trovi con la Honda CBR 1000 RR-R Fireblade.
FUORITRAIETTORIA – Ciao Xavi! Le prestazioni delle prime gare sono state come te l’aspettavi?
XV – Sì, l’inizio non è stato proprio facile perché abbiamo dovuto adattare i piani del weekend di gara alle mie condizioni fisiche, all’Estoril abbiamo fatto anche un quinto posto e penso che stiamo facendo un buon lavoro. Ora siamo a Misano, che è un circuito che mi piace molto, e spero che riusciamo a fare altri passi in avanti.
FT – Ti piace di più la prima parte, quella più tecnica, o la seconda, quella più veloce?
XV – Le parti che più mi piacciono sono i settori 2 e 3. Il secondo perché mi piacciono molto le uscite di curva 6 e 8 ed è un posto in cui si può guadagnare molto se si ha confidenza con la moto, mentre il terzo è molto molto veloce e che non vedo l’ora di provare con questa moto che è molto potente.
FT – Campionato nuovo e moto nuova, tu sei doppiamente rookie!
XV – Sì! È tutto nuovo per me: il campionato, la moto, la squadra, sono in costante fase di apprendimento. Queste moto sono potenti, ma sono comunque limitate e l’obiettivo è non far rompere il motore. Sto lavorando sul capire proprio come gestire tutto e imparo sempre, anche provando.
FT – Sei passato dalla Moto2 alla SBK: nonostante i tempi sul giro non siano così lontani, cosa cambia nel tuo stile di guida e nelle tue sensazioni in sella?
XV – Le Superbike sono sicuramente più pesanti e hanno anche pneumatici diversi, ma soprattutto per la guida bisogna imparare a gestire la potenza. La cosa importante è capire bene come uscire dalle curve e quanto poter dare nel dritto, è quello che sto imparando provando: ovviamente devi fare le curve al massimo possibile, ma quello è scontato! Poi ci sono le gomme, con tanta potenza si rischia di distruggerle subito, quindi, anche qui la gestione è importante. In Moto2 le gomme erano così dure che quasi erano meglio a fine gara che all’inizio, qui è il contrario e stiamo lavorando con la squadra per lavorare bene anche sull’elettronica per essere veloci, ma arrivando a fine gara tranquillamente.
FT – Parlando di pneumatici, sei passato dal monogomma Dunlop a quello Pirelli, che fornisce molte più opzioni. Come ti trovi?
XV – Mi ero abituato alla gomma molto dura di Dunlop, ora ho uno pneumatico a cui mi sto abituando piano piano, cercando di capire quale è il ritmo ideale per sfruttarle al meglio per fare buoni risultati anche in qualifica. Uno degli obiettivi del fine settimana è proprio quello di fare passi avanti in questa direzione.
FT – C’è un pilota del passato con cui ti sarebbe piaciuto confrontarti e condividere la griglia?
XV – Sykes! Che purtroppo è andato via l’anno scorso, mentre io sono arrivato quest’anno. Però qui il livello medio ora è molto alto, molto più equilibrato in confronto agli altri anni e sono felice di essere arrivato in questo momento nel WSBK.
FT – E fuori dalla pista in moto ci vai?
XV – No! Quest’anno ho preso un Honda Forza per fare casa – palestra e viceversa, la strada è molto trafficata e posso fare le stradine interne con lo scooter. Ho solo la patente dell’auto che mi permette di guidare fino ai 125cc, non penso che prenderò mai quella per la moto, noi piloti abbiamo difficoltà a fare lo switch off quando saliamo in moto, abbiamo la tendenza a voler andare sempre forte e in strada non si deve fare!