Pedro Acosta ad Austin si presenta alle interviste di Sky Italia mostrando il palmo della mano con una vistosa vescica: “La gara di Austin!”. Che fosse una delle più impegnative del calendario dal punto di vista fisico era risaputo, Pedro stesso pare si sia sentito male nel retropodio a causa della fatica, cosa che dà ancora più valore al secondo posto di quello che, ricordiamo, è l’unico rookie in griglia.
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“Oggi mi sono davvero goduto la gara, è dalla Moto3 che non mi divertivo così tanto.” Ha esordito Acosta. “Sono stati belli i sorpassi con tutti: con Martin, quando mi ha passato Marc Marquez anche se dopo è caduto, quando mi ha sorpassato Maverick e poi l’ho ripassato io… per me la gara più bella della mia carriera anche se ho fatto secondo.” E dovendo cercare una parola per descrivere la sua gara al Circuit of the Americas, Pedro non ha dubbi: “Fuoco!”
Una performance preparata con il team e con razionalità dopo l’esperienza di ieri nella Sprint: “Ieri ho fatto un disastro con la gomma posteriore perché l’ho bruciata stando dietro a Marc e quando mi ha passato Jorge alla curva 11 la gomma era già morta. L’unico modo per fare la gara oggi era usare la media, l’abbiamo provata nel warm up e ho detto ai ragazzi che avremmo dovuto usare quella o non avremmo finito la gara con la soft. Grazie al team perché hanno lavorato tutti come matti per fare questo weekend così.”
La maniera in cui fa le staccate è un po’ il suo marchio di fabbrica. “Mi piace guidare così, lo facevo anche in Moto3, ma comunque già a inizio anno avevo detto che KTM e GasGas stavano arrivando!” Da Rookie, però, Pedro continua a guardare ai veterani nonostante l’ottimo inizio di stagione. “Brad continua ad essere il riferimento, oltre a tutte le informazioni che arrivano dai test di Pol e Dani che per noi sono la cosa più importante di tutte perché loro girano tantissimo per noi e per le gare. E grazie a loro abbiamo potuto fare i miglioramenti in questo weekend già dalla Sprint, stanno facendo un lavoro da paura.”
Può Acosta dopo il podio di Austin pensare già a una vittoria? “Non mi pongo una data per la vittoria in questo momento, come circuiti mi piacciono tantissimo Portimao, Phillip Island e il Mugello. Ma non mi voglio porre una data, quello mette pressione.”
E quando gli chiedono se il fatto di non aver mai provato una MotoGP senza aerodinamica, Pedro non ha dubbi: “Nemmeno Martin ha fatto il passaggio dalle moto senza aerodinamica, penso nemmeno Pecco. È vero che non devo riadattare lo stile di guida perché non ho provato niente prima, come invece devono fare altri che, per esempio, dicono che la moto è pesante quando sono dietro di qualcuno. Per me è tutto naturale, devo solo pensare sempre che sono tra i 24 piloti più veloci del mondo.”