La prima sessione di prove libere nel Gran Premio di Catalogna ci ha mostrato un grande lavoro da parte di tutti i piloti MotoGP, subito in pista in una mischia molto compatta, anche per provare la nuova curva 10. I fratelli Espargaro e Morbidelli han registrato ottimi tempi, anche Vinales col nuovo capotecnico è vicino alla vetta. Nel finale giri veloci per tutti, ma quasi nessuno ha usato la gomma nuova.
Pronti, via, pioggia di novità! Confermata l’assenza di Rins, infortunatosi ieri in bicicletta colpendo un’auto parcheggiata, c’è anche la notizia del cambio capotecnico da parte di Viñales, che passa da Esteban Garcia a Silvano Galbusera. Lato Honda focus su Marc Marquez, che in una visita (anticipata) per l’osso infortunato ha ricevuto buone notizie, potrà ridurre l’antibiotico, l’osso è all’80% della guarigione ma resta la infiammazione alla spalla, affaticata. Inizia anche il valzer di rinnovi, Binder sarà per altri tre anni con KTM, stessa sorte per Zarco e Martin con Pramac. Pista modificata con la nuova curva 10, una via di mezzo tra la vecchia versione F1 e la precedente variante MotoGP. Mentre Rins viene operato (frattura pulita, due viti nell’osso, intervento piuttosto semplice, potrebbe tornare già al Sachsering) è Vinales il primo a segnare tempi in Catalogna, poi tutti gli altri. L’intero schieramento subito in pista, anche il rientrante Martin e Marc Marquez che non si risparmia. Honda e KTM davanti nei primi minuti, superate poi da Yamaha e Suzuki. Morbidelli finalmente competitivo in una pista leggermente meno “di motore” in confronto al Mugello, alla mezz’ora è davanti, seguito dai fratelli Espargaro (Honda e Aprilia) che sono di casa qui al Montmeló, talmente allineati nella prestazione da far registrare lo stesso identico tempo al millesimo.
Un attimo di riflessione per quasi tutti ai box e si torna in pista quando mancano 25 minuti alla fine, dopo questi nuovi giri troviamo 15 piloti in meno di un secondo nella prima mezz’ora di prove.
Si provano le diverse mescole, Piero Taramasso di Michelin riporta che ci sono due anteriori asimmetrici, con parte destra più dura, e ugualmente tutti i posteriori hanno la spalla destra più resistente. In confronto agli anni precedenti quest’anno Michelin ha scelto mescole più polivalenti e più costanti.
Nonostante ciò i primi tentativi di long run di tutti i marchi denotano un importante drop della prestazione, con risultati simili per tutte le moto, dopo 15 giri si perde circa un secondo. In gara sarà difficile per tutti mantenere a lungo delle ottime prestazioni, probabilmente si correrà in maniera conservativa, mentre in casa KTM le ufficiali avranno di nuovo un vantaggio di telaio, con le Tech3 ancora senza aggiornamento tecnico. Morbidelli è il migliore nel secondo settore, quello più guidato dopo la prima chicane, in Ducati i piloti non sono soddisfatti e lavorano sulle altezze della moto per correggerne il comportamento. Zarco di Pramac precede entrambi gli ufficiali, mentre a un paio di minuti dal termine Aleix Espargaro monta gomme nuove e fa segnare il miglior tempo, pochi millesimi davanti a Morbidelli.
Tentativi di giro veloce anche per le Yamaha ufficiali e tutte le Ducati, con Jorge Martin che, seguendo Marquez (13°), a tempo scaduto passa da penultimo a dodicesimo, a 8 decimi dalla Aprilia al comando. Praticamente tutti i piloti di tutte le case provano il giro veloce negli ultimi minuti della sessione, ma non ce n’è per nessuno, è Aleix Espargaro il più veloce, aiutato anche dalla gomma nuova, mentre tutti i suoi avversari hanno tenuto la gomma usata (15-20 giri di consumo), tranne il solo Lecuona che ha montato una nuova anteriore. Martin il più veloce nel primo settore, Morbidelli si conferma nel T2, mentre il sopracitato Aleix è il più rapido di tutti sia nel terzo che nel quarto intertempo.
Ecco il risultato finale della sessione di prove, conclusa senza cadute.