Secondo weekend in campionato, primo podio per Marc Marquez. Al termine della Sprint di Portimao, il pilota Gresini chiude secondo sotto la bandiera a scacchi, condendo questo ritorno con un notevole sorpasso ai danni di Jorge Martin e tanti sorrisi che più delle parole raccontano quanto si stia – nuovamente – divertendo. Ecco le sue dichiarazioni nel post gara.
Il sorpasso di Marc Marquez alla curva 5 di Portimao è la prova che stia prendendo confidenza con la sua Gresini: “Già lottare con Martin è un piacere perché lui sta guidando molto forte la sua Ducati ed è in forma, ma in curva 5 ho staccato, ho visto che c’era la possibilità e sono andato dentro. Queste sono cose che puoi fare quando hai sia la velocità che la confidenza e io piano piano sto prendendo più confidenza con la moto.“ ha spiegato il pilota catalano ai microfoni di Sky, aggiungendo poi come sta vivendo questa sua nuova avventura in sella alla Ducati. “Io mi sto divertendo dall’inizio del weekend, vediamo domani, ma già la velocità e la grinta di questo weekend sono diverse. È vero che sono molto contento per la Sprint, ma ho sbagliando alla grande nelle qualifiche. Non ho sbagliato perché volevo andare troppo forte, ma perché ancora non ho dimestichezza con tutti i meccanismi, ho usato l’abbassatore troppo presto e quando sono entrato in curva si è abbassato dietro e ho perso davanti. Sono errori che penalizzano tanto in vista della gara perché domani partirò ottavo dalla terza fila.”
Sui saliscendi di Portimao, Marquez ad un certo punto ha rischiato anche di perdere la moto, imbarcatasi vistosamente due volte. “Ho avuto un problema alla curva 5, per fortuna ci ero già caduto ieri perché è stato identico e oggi sapevo cosa fare: andare fuori e rientrare. Ma sì, ancora devo imparare bene le varie reazioni della moto, capire bene come sistemarla in corsa o evitare proprio di arrivare a quel punto.” Dopo tanti anni su una Honda, abituarsi a un mezzo diverso non è ovviamente istantaneo. “Abbiamo fatto un cambiamento in questo weekend, nelle curve più strette mi sento meglio, più nel mio stile di guida che, ovviamente, si è creato guidando la Honda per undici anni. Ancora nelle curve veloci sto perdendo troppo, ad esempio faccio ancora molta fatica qui a Portimao all’ultima curva. Ma bisogna sempre stare attenti a non esagerare perché si può rischiare sempre un infortunio.”