Dopo il terribile incidente rimediato a Barcellona la scorsa settimana, Pecco Bagnaia è tornato in pista e ha chiuso la prima giornata del GP di San Marino e della Riviera di Rimini in una settima posizione che sa di incredibile. Ecco cosa ha dichiarato e raccontato al termine del venerdì di Misano.
“La prima cosa che si insegna a un bambino quando cade dalla bicicletta è quella di alzarsi e ricominciare a pedalare. Anche per me è così, avevo bisogno di tornare in moto subito, la botta è stata molto cruenta. Farlo con i fan che abbiamo qui e in questo modo qua è fondamentale per me, ma soprattutto l’essere veloci subito.” Un rientro in top ten che, a detta di Pecco, vale come una pole position. “È incredibile la performance che abbiamo fatto oggi, considerando la situazione in cui siamo e quanti giorni sono passati dall’incidente. Il primo impatto sulla gamba era stato di 24G e il secondo di 23G… e si sentono tutti! Però sono molto soddisfatto e felice, essere nei primi dieci oggi rappresenta quasi una pole position, è stato fantastico e ho visto molte persone emozionate ai box. Qualunque risultato domani andrà bene, era importante tornare subito più per me stesso che per il risultato.”
Una giornata iniziata in preda al dolore, con l’incognita su quale sarebbe stato il problema più difficile da affrontare una volta in sella: “La sensazione dei primi giri? Il male! Non sapevo come mettermi, ho provato a mettermi con il piede sulla punta come al solito, ma faceva male. Poi mi si bloccava il posteriore di continuo e ho preso anche un po’ di rischi, ma serviva tutto per trovare la soluzione al pomeriggio e infatti l’abbiamo trovata. Teoricamente l’ematoma dovrebbe scendere e appena arriva sotto al ginocchio dovrebbe andare meglio, adesso il problema è proprio quello.“ Bagnaia aveva provato un dolore così importante già durante la stagione 2020, dopo l’incidente a Brno, ma lì i tempi di recupero erano stati molto più lunghi. “Nel 2020 sono tornato in moto dopo 21 giorni, qui ho avuto 5 giorni e il livello di dolore è più intenso, però è un dolore che dovrebbe passare prima e per l’India dovrei stare bene. Queste sono cose che faccio per me stesso, il mollare non è concepibile nella mia testa ed era fondamentale stringere i denti e tornare subito nonostante sapessi che sarei andato incontro a questa situazione, bisogna accettarlo e continuare a lavorare.”
Cinque giorni difficili anche fuori dalla pista, qualcosa che non aiuta sicuramente nel recupero: “Dormire è stata la cosa più difficile, non sapevo come mettermi, i 24G di cui parlavo prima erano tutti sul coccige. Dormire quando ti fa male il sedere non lo auguro a nessuno! Sono stati giorni difficili, è stato complicato anche andare di corpo! Per il resto stavo abbastanza bene, ho avuto Dudi [la fidanzata Domizia, ndr], il mio angelo custode, che mi ha scarrozzato ovunque e tutte le persone che lavorano con me e che mi hanno dato una gran mano. Per il weekend non mi do obiettivi, quello che verrà verrà.“
Infine due riflessioni, una sulla situazione di Barcellona e una sul rumor che vuole Marc Marquez in Gresini per il 2024. “Deve essere obbligatorio un livello di grip come qui, Barcellona è un disastro, troppo scivoloso, per me non è possibile un grip così nel nostro Campionato. Non è sicuro e non è nemmeno bello correre in una condizione che ti costringe a stare attento con il gas. Hanno rimosso Brno dal calendario per questo motivo, per me dovrebbero togliere anche Barcellona in queste condizioni… ed è una pista che io amo!” e infine “Marc in Gresini? Ne sarei felice, potremmo avere una bella lotta, Marc in Ducati sarebbe velocissimo da subito, avere un pilota come lui è sempre bello e ne sarei felice.”