Sui saliscendi di Imola è il turco della Yamaha a conquistare la Superpole in Superbike, davanti a Bassani e Bautista. Sfortunati Locatelli e Rinaldi, beffati dalle bandiere gialle nel finale. In Supersport continua a brillare Caricasulo.
A conquistare la Superpole nell’Italian Round del World SBK è Toprak Razgatlioglu, che sui saliscendi di Imola riesce a portare Yamaha davanti a tutti in qualifica. Il turco ha martellato sin dall’inizio su buoni tempi, chiudendo con un ottimo 1’45”959. Secondo tempo per Bassani, ad appena un decimo dal #54 nonostante una caduta alla Rivazza a tre minuti dal termine. Gran peccato per Axel, scivolato forzando la staccata per superare un pilota lento mentre era tre decimi sotto il primato. Terzo tempo per Alvaro Bautista, che limita il distacco a meno di due decimi da Razgatlioglu.
Nonostante l’uscita di scena anticipata, Axel si è mantenuto in seconda posizione per via delle bandiere gialle esposte nel finale, per una caduta di Lecuona alla variante Bassa, che hanno costretto tutti gli altri ad abortire l’ultimo tentativo. A farne le spese Locatelli, a cui pure è stato cancellato un tempo in linea con quello del compagno Toprak per track limits, e Rinaldi.
Andata comunque bene a Locatelli, che potrà scattare dalla quarta casella in griglia di partenza. Meno bene è andata a Rinaldi, solamente ottavo: il #21 ha di che arrabbiarsi dato il ritmo mostrato in tutte e tre le sessioni di libere. Nonostante la gamba destra acciaccata, Michael sembra quello messo meglio a Imola. C’è anche spazio per delle sorprese in questa sessione di qualifica della Superbike: sono Redding, che chiude col quinto tempo, e soprattutto Bradley Rey, sesto. Solo settimo tempo per Rea, che non riesce a raddrizzare un fine settimana iniziato storto, mentre il compagno Lowes è 11° dietro a Baz e Petrucci.
Passando alla Supersport, a conquistare la Superpole sui saliscendi ciechi di Imola è stato Federico Caricasulo sulla Panigale V2 del team Althea siglando un 1’50”779, a mezzo secondo dal record di Krummenacher del 2019. Seconda posizione per Nicolò Bulega, sempre su Ducati ma del team ufficiale Aruba, a meno di un decimo e mezzo da Caricasulo con Manzi terzo a mezzo secondo in sella alla Yamaha R6 del team Ten Kate. Il risultato non sorprende visto che Caricasulo ieri era stato in grado di infiggere 7 decimi a tutti nelle libere. Da segnalare che nel finale una caduta di Ottaviani alla Variante Bassa ha portato prima alla bandiera gialla e poi alla rossa che ha lievemente anticipato il termine della sessione, impedendo a tutti i piloti di migliorarsi ulteriormente.