Dopo il bruto botto di ieri all’inizio di Gara-1, Rea è stato visitato stamane dopo il warm up ricevendo l’OK a correre in Superpole Race e gara-2. “L’equipaggiamento mi ha permesso di restare quasi illeso” ha detto il #65, ringraziando sia il fornitore italiano che quello giapponese dopo aver spiegato la dinamica della caduta.
Non è sicuramente il Round di Misano che Jonathan Rea si aspettava, dopo il buon feeling trovato nei test con la R1 di Iwata. Tra i quattro piloti della Yamaha con moto Factory, il 6 volte Campione del Mondo è il più in difficoltà e a rendere mano amara la pillola è che neanche il migliore, Locatelli, sembra potersi giocare la vittoria. Come se non bastasse ieri in Gara-1 il #65 è stato vittima di una brutta caduta al Curvone nelle primissime fasi della corsa.
“Sono davvero frustrato – ha detto Rea – perché la mia gara è praticamente finita prima di iniziare. È stato un effetto a catena dopo una brutta qualifica che mi a portato in mezzo al casino nelle prime curve. Poi arrivato nella sezione veloce di Misano le cose hanno iniziato ad andare bene e mi sono avvicinato abbastanza ad Aegerter“. Quindi ha spiegato la dinamica della caduta: “Eravamo nella veloce curva 12, ho allargato leggermente traiettoria per creare un po’ di spazio ma sono finito oltre il cordolo esterno e… a dire il vero da quel momento in poi non ricordo bene cosa sia successo, è tutto confuso nella ma testa perché è stata una caduta ad alta velocità. Addirittura quando mi sono fermato mi sentivo come se stessi ancora ruzzolando.”
Il pilota, ricevuto un fit parziale ieri, ha quindi preso parte al Warm Up di stamattina per poi fare la visita decisiva di controllo, dove ha ricevuto il ‘fit to race’ nelle due gare di oggi. Rea ha quindi colto l’occasione per ringraziare chi gli fornisce tuta, guanti, guanti, airbag e casco: “Sono molto riconoscente ad Alpinestars e Arai per l’equipaggiamento che mi ha protetto oggi, permettendomi di restare quasi illeso e cavarmela solo qualche botta e qualche livido.”