Qui a Misano, durante il quarto round del Mondiale SBK, siamo riusciti a conoscere Kotha Nozane, giapponese classe 1995 che nonostante la giovane età è una importante risorsa per Yamaha che, parallelamente al ruolo di pilota ufficiale per il team GRT, lo impiega come tester per la MotoGP e le derivate dalla serie. Kotha ci ha parlato della sua esperienza da tester con la M1, con un nuovo test in agosto, e di come la R1 sia molto più divertente.
Fuoritraiettoria – Kotha, quale parte di Misano preferisci? La prima più lenta e tecnica o la seconda più veloce e adrenalinica?
Kotha Nozane #3 – In generale mi piacciono le curve veloci, magari che ti intimoriscono, quindi dico la parte finale. Ricorda un po’ Suzuka. Ci corro solo dallo scorso anno e posso dire che Misano mi piace. Poi nei test invernali qui sono stato veloce
FT- A proposito di Suzuka, tu sei passato dal Mondiale Endurance a quello Superbike facendo il percorso inverso rispetto a molti altri piloti. Com’è stato il tuo percorso?
KN #3 – Sì, nel 2017 ho corso per il team YART nell’EWC ed è stata una bella esperienza dove ho imparato tanto. Grazie a Yamaha ho avuto questa possibilità e l’ho sfruttata, correndo in piste bellissime. Non è stato particolarmente difficile passare dall’EWC al WSBK perché nel mentre ho continuato ad impegnarmi nel campionato giapponese.
FT – Sei anche stato due volte campione nazionale, sia J-GP2 (una variante della Moto2 senza il monomotore nda) che SBK.
KN #3 – Sì e sappi che l’All Japan è un bel campionato, un buon banco prova per noi piloti. Peccato che sia compresso e non posso correrci facendo il Mondiale.
FT – Non hai ancora 26 anni, eppure sei già un pilota molto esperto e sensibile al punto che Yamaha ti ha scelto come tester per la MotoGP. Quanto è impegnativo questo lavoro per te?
KN #3 – Dipende dalle stagioni. Pensa che nel 2020 abbiamo fatto 3 test in un mese, mentre quest’anno solo due giorni a Sepang. Forse in agosto ci sarà un altro test, proprio in Giappone, così tornerò in sella alla MotoGP.
FT – A questo punto, vista la tua esperienza, come descriveresti la M1 ad un appassionato che magari guida o ha guidato una Yamaha R1?
KN #3 – Ci sono molte differenze, quella più grande è per le gomme che per la MotoGP sono davvero dure e rigide. A me piace la R1 (ride). Controllare una MotoGP è più impegnativo, soprattutto ora coi ride height device, perché si tratta di un mezzo fatto per le massime prestazioni. Non è che la Superbike sia facile, diciamo che è più umana.
FT – Possiamo dire che con la R1 ti puoi godere la guida a differenza della M1?
KN #3 – Sì, sì è così. Pensa alla frenata, è davvero forte in MotoGP, coi freni in carbonio e in più ora ci sono anche i ride height device. La Superbike è più facile perché è complessa senza essere complicata.
FT – Kotha, ma tra i piloti del passato ce n’è uno che ti piace e che prendi come ispirazione?
KN #3 – Mi piace Jorge Lorenzo! Dico lui per lo stile davvero smooth. Riusciva ad essere molto veloce e costante rimanendo morbido in sella.
FT – Venendo a questo fine settimana, con che spirito affronti Misano?
KN #3 – Questo è un fine settimana molto importante, perché la pista mi piace e soprattutto perché è la gara di casa per il team GRT.
FT – Nel complesso come valuti la tua stagione per ora?
KN #3 – Purtroppo ad Aragon e ad Assen è stata dura, non ci è andata proprio bene per colpa mia. Ma ad Estoril è andata meglio e spero che qui possa andare bene.