Dopo tanti forse e tante supposizioni, finalmente arriva la firma e l’ufficialità: Alvaro Bautista correrà per Honda nella stagione Superbike 2020.
Honda Racing Corporation ha annunciato di aver trovato l’accordo con Alvaro Bautista, che entrerà a far parte del team ufficiale della Casa dell’ala a partire dalla prossima stagione. L’obiettivo è quello di competere per la vittoria nel Campionato del Mondo Superbike. Alvaro, Campione del Mondo Classe 125 nel 2006, ha lasciato il Motomondiale alla fine del 2018 dopo 274 GP conditi da 16 vittorie e 49 podi. Approdato nel World Superbike per portare al debutto la Ducati Panigale V4 equipaggiata con un motore strettamente derivato da quello della Desmosedici GP15, lo spagnolo finora ha vinto 15 delle 28 manches disputate con 20 podi in tutto. HRC ha deciso di puntare su Bautista per contribuire allo sviluppo del progetto HRC nel Campionato Mondiale Superbike portando al debutto una Fireblade completamente rivoluzionata, al più tardi nel 2021.
Ecco le parole di Yoshishige Nomura, presidente HRC: “Siamo molto felici di dare il benvenuto ad Alvaro Bautista nel nostro progetto WSBK per il prossimo anno. Il suo arrivo nella famiglia Honda sottolinea il nostro forte impegno a competere a pieno regime in ogni categoria di sport motoristici, lottando per raggiungere i migliori risultati sportivi e cercando le migliori innovazioni tecnologiche, al fine di offrire ai nostri fan e clienti divertimento, gioia e prodotti eccellenti. Alvaro è un pilota molto veloce ed esperto che ha già dimostrato il suo forte carattere agonistico e la sua competitività nei suoi anni GP e nella sua prima stagione nel campionato WSBK. Siamo fiduciosi che contribuirà in modo significativo alla crescita e allo sviluppo del nostro progetto nell’entusiasmante e stimolante Campionato mondiale Superbike.”
La stagione 2019, a tre round dalla fine, si è rivelata per lo spagnolo una corsa sulle montagne russe; dopo un avvio coronato da 11 vittorie in altrettante gare, Alvaro ha dovuto cedere alla costante e silenziosa crescita di Jonathan Rea, il quale è letteralmente riemerso ad Imola, non che prima non avesse messo da parte un bel gruzzoletto di punti. Poi per Bautista sono iniziati gli errori e, probabilmente, anche un po’ di nervosismo davanti all’apparente calma del suo diretto avversario: cadute, un ritiro dovuto ad una scivolata nella gara precedente, qualche punzecchiatura al compagno di squadra Davies. E poi i rumors di una rottura in casa Ducati, confermata dalla firma di Scott Redding per la squadra di Borgo Panigale. Le motivazioni dell’addio? Ovviamente tante supposizioni e nessuna certezza, a partire dalle voci di richieste troppo pretenziose da parte del pilota, fino ad arrivare alla delusione della squadra che, dopo la prima metà di stagione, già pregustava il titolo mondiale, poi allontanatosi sempre di più con l’aumentare del distacco fra il “rinato” Rea e l’ormai inseguitore Bautista.
Alvaro ha così commentato il suo nuovo ruolo: “Lasciare Ducati, ormai diventata una famiglia, non è stata una scelta facile, ma Honda mi ha presentato un progetto in cui si riparte da zero e in cui sarò una delle figure più importanti e questo mi dà molti stimoli. Sono davvero felice, credo nel progetto HRC perché il loro obiettivo è quello di tornare nel campionato del World Superbike da protagonisti; è una sfida molto difficile, ma userò la mia esperienza di questa stagione per sviluppare la moto, sperando di conquistare anche molte vittorie”. Bautista, infatti, non è nuovo al ruolo di sviluppatore, come ha dimostrato sia quest anno con la Panigale V4 R, ma anche ai tempi della sua permanenza nel Motomondiale, con Aprilia Gresini. Lo spagnolo rimane comunque molto cauto in ottica 2020: “È difficile dire ora quali saranno i nostri obiettivi, ora voglio concentrarmi sui test invernali ed arrivare al primo round della stagione nel miglior modo possibile, ma ovviamente mi piacerebbe lottare per le vittorie già dalle prime gare del campionato”.
Ed è estremamente complicato per tutti fare previsioni per la prossima stagione, visto che le squadre sono state completamente rimescolate e mancano ancora molti tasselli del puzzle: anche se la sfida pare essere ancora fra Ducati e Kawasaki, non bisogna dimenticare che le altre Case sono pronte a tirare fuori gli assi dalla manica, e Honda ne è la dimostrazione.