Salendo sul terzo gradino del podio Nicolò Bulega si porta a casa un cospicuo bottino di punti, lasciando l’indigesto Cremona Circuit con soli tredici punti di distacco da Toprak Razgatlioglu. Secondo il #11 la costanza di risultati, a discapito della performance assoluta, sarà la chiave per conquistare la vetta della classifica
Con il terzo posto di Gara 2 Nicolò Bulega è soddisfatto dei risultati complessivi colti durante il weekend al Cremona Circuit: il #11 è sempre più consapevole dei propri mezzi e la distanza tra sé e il leader della classifica mondiale Toprak Razgatlioglu, noto grande assente a causa del pneumotorace conseguente alla caduta di Magny Cours, si è assottigliata notevolmente, con sole tredici lunghezze a separare entrambi i piloti. In Superpole Race non è andato tutto secondo i piani e Nicolò si è dovuto accontentare del quarto posto: Bulega non è riuscito a superare Iannone a causa di un problema tecnico alla sua Panigale V4R; problema fortunatamente risultato di lieve entità, nonostante le fiamme viste uscire dalla parte inferiore: “Ho cominciato a sentire che la moto andava più piano sul dritto ed ero frustrato perché a causa del calo di potenza non sono riuscito a sorpassare Iannone. Terminata la gara l’ho lasciata ai commissari e mi sono fatto accompagnare da Andrea ai box, perché è lui che mi ha avvisato del principio di incendio. In garage ho avvisato i meccanici di quanto successo e per sicurezza il team ha deciso di cambiare il motore“.
Nicolò prosegue analizzando Gara 2, in cui un’altra volta ha ritenuto importantissimo cogliere solidi risultati piuttosto che osare e rischiare di finire per terra: “Già dal venerdì sapevo che il round di Cremona sarebbe stato uno dei più difficili, perché come già detto in precedenza la pista non è per niente adatta al mio stile di guida. Sono riuscito a rimanere a lungo in seconda posizione, ma quando Alvaro mi ha passato non sono riuscito a rispondere: lui aveva le gomme in uno stato migliore, in più ero al limite già da tempo: ho preso molti rischi con l’anteriore, salvando qualche caduta con il gomito. A quel punto mi sono detto che avrei dovuto pensare alla stessa maniera di sabato, seguendo il principio: ‘i punti di un terzo posto sono meglio dello zero di una caduta’ e così ho fatto. La mia prerogativa per ogni gara è stata quella di portare la moto alla bandiera a scacchi“.
Interrogato sull’assenza del #54 e del netto vantaggio che Bulega ha tra le mani, il pilota Ducati bilancia i sentimenti: da un lato comprensione in veste di collega, dall’altra opportunismo in quanto avversario: “Prima di tutto ci tengo veramente a dire che mi spiace che Toprak non abbia potuto essere qui a Cremona: quando un pilota subisce un infortunio di tale gravità non posso che sentirmi dispiaciuto. Conosco la sensazione, ci sono passato nei miei anni di carriera e ritengo di poter capire; non è bello correre senza di lui. Allo stesso tempo, però, siamo rivali ed io sto provando a recuperare punti in classifica”.
Superato l’Italian Round non proprio congeniale, Nicolò nutre buone aspettative per il prossimo appuntamento ad Aragon: “Spero di togliermi ottime soddisfazioni: l’anno scorso, seppur in una categoria diversa, ho vinto entrambe le gare e siglato la pole position con il giro record della pista. Spero di ritrovare con la Superbike le stesse sensazioni che ho avuto in Supersport“.