A 55 punti di distacco dall’assente Toprak Razgatlioglu, Nicolò Bulega ha l’opportunità di lasciare il Cremona Circuit in testa alla classifica mondiale. Seppure questo obiettivo lo ingolosisca molto, il #11 rimane con i piedi piantati per terra, conscio di essere solamente all’inizio del weekend
Nicolò Bulega arriva da osservato speciale nel paddock del Cremona Circuit: complice l’assenza di Toprak Razgatlioglu per l’infortunio rimediato a Magny Cours, “Bulegas” può ricucire nettamente il divario che lo separa dall’alfiere BMW, con l’ulteriore possibilità di sopravanzarlo e prendere il comando della classifica piloti nell’anno del suo esordio nel mondiale Superbike. Tutto questo si aggiunge ad una combinazione di fattori speciale, poiché Bulega potrebbe raggiungere questo traguardo da pilota italiano in sella ad una moto italiana nel round italiano del campionato WorldSBK. Nonostante la pressione addosso, il pilota Ducati ufficiale rimane fedele ai suoi metodi: “Io per primo, come tutti, ho molte aspettative da me stesso, ma se non le raggiungo per me non è un problema: è sempre stata la mia mentalità dall’inizio della stagione. Quando ho potuto lottare per podi e vittorie l’ho fatto, quando non è stato possibile non mi sono disperato: sono comunque al mio primo anno in Superbike e posso permettermi di imparare dagli errori“. Sull’assenza di Razgatlioglu il pilota di Montecchio commenta deciso: “Sappiamo tutti che l’incidente di Toprak a Magny Cours è stato grosso. Io non sono un medico e non posso giudicare la decisione di fargli saltare il round di Cremona“.
Addentrandosi in un’analisi più tecnica e dettagliata del venerdì di prove, Bulega ammette di non aver trovato ancora il setup perfetto della sua Panigale V4R. Inoltre, il #11 spiega il motivo per cui il discusso nuovo forcellone non è stato testato in questa giornata: “Ho provato entrambe le gomme posteriori, ma non ho sentito tutta questa differenza: oggi il feeling con la moto non era ottimo, non sono riuscito a spingere come avrei voluto ed è per questo che non ho trovato grandi differenze tra la SCX standard e la soluzione di sviluppo. Non abbiamo avuto occasione di provare il nuovo forcellone: durante un weekend di gara è veramente complicato testare nuove componenti, in più stamattina nelle FP1 con la pista bagnata non abbiamo girato: non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo per provare il forcellone”.
In conclusione Nicolò rivela le sue opinioni sul nuovo Cremona Circuit: “Come detto anche dagli altri piloti è una pista in cui i sorpassi sono difficili da realizzare: è un tracciato piccolo e stretto per le nostre moto e richiede un grande sforzo fisico. Tutte le curve sono concatenate, se fai un piccolo errore in staccata lo paghi tantissimo nelle curve successive”.