La tanto invocata penalità per Jorge Martin è infine arrivata. Il portacolori del team Pramac, 3° al traguardo di una convulsa Sprint Race del GP d’Austria, nel sabato pomeriggio del Red Bull Ring è stato punito dai Commissari di Gara con una Long Lap Penalty da scontare nel GP odierno.
A finire sotto la lente d’ingrandimento degli Stewards è stata la condotta di gara avuta dal #89 alla prima curva del primo giro quando, in un modo che è stato considerato irregolare dal collegio dei commissari, lo spagnolo del team Pramac si è lanciato improvvidamente all’interno del gruppone andandosi a creare con la forza uno spazio che in realtà non c’era.
Martin, desideroso probabilmente di riscattare una qualifica non proprio felice, è parso infatti parecchio ottimista quando si è trattato di battezzare la staccata della prima curva. Arrivato al punto di corda con molta più velocità rispetto ai piloti che lo circondavano, lo spagnolo ha incocciato la Yamaha di Fabio Quartararo scatenando così una carambola che – in modi e tempi diversi – ha rovinato la Sprint Race di più d’uno degli attesi protagonisti. Se Martin e Quartararo sono infatti stati comunque in grado di rimanere in sella alle loro rispettive moto (assieme a Maverick Vinales ed Enea Bastianini, gli altri due piloti coinvolti nel trambusto iniziale), la stessa impresa non è riuscita a Marco Bezzecchi, Johann Zarco e Miguel Oliveira: i tre sono incolpevolmente scivolati a terra, vedendo così irrimediabilmente compromessa la possibilità di cogliere un buon risultato nella Sprint Race del GP d’Austria.
Nonostante l’innocenza professata dallo stesso Martin (definitosi “incolpevole” nel pomeriggio di ieri) i Commissari di Gara non hanno avuto particolari dubbi circa la penalità da infliggere al #89, che pure ha mantenuto il 3° posto conquistato nella Sprint Race. Ora, con una Long Lap Penalty da scontare, il GP d’Austria dello spagnolo si preannuncia tutto in salita. A prescindere dalle variazioni altimetriche del Red Bull Ring.