È un Pecco Bagnaia moderatamente soddisfatto quello che si è presentato ai microfoni dei media al termine della prima giornata dei test pre-stagionali di Sepang della MotoGP. Il torinese, che ha sacrificato il proprio #63 sull’altare del #1 scelto a seguito della vittoria del Mondiale Piloti nel 2022, dopo avere concluso con il 5° tempo il Day 1 delle prove malesi si è lasciato andare a qualche considerazione sullo stato di forma della sua nuova GP23.
La più recente delle creature da corsa di Borgo Panigale, a detta di chi ha imparato a conoscere piuttosto bene le moto di Dall’Igna, sembra essere nata meglio rispetto a quella GP22 che pure ha messo Bagnaia in condizione di lottare prima – e di vincere poi – il titolo nella passata stagione. Non è infatti di certo un mistero che Pecco, in grado di fare il bello e il cattivo tempo nella fase finale del campionato, abbia patito un feeling non sempre perfetto con la sua moto nelle primissime uscite dell’anno. È stata la classifica, ben prima delle considerazioni di chiunque, a dare riprova di ciò.
Nel 2022 – si disse con discreta cognizione di causa – Ducati si presentò al via della sessione di test a Sepang con un fiotto di novità da montare, provare, capire. Tutte insieme, nel poco tempo che ormai i team hanno a disposizione per provare, non diedero i frutti sperati e la vecchia GP21, tra le mani di Enea Bastianini, si rivelò più efficace e intuitiva nei primi weekend della passata stagione. A Borgo Panigale sembra che abbiano fatto tesoro della lezione, ed è dunque stata una GP23 modificata ma non stravolta rispetto al recente passato a imboccare la pista di Sepang in questa sessione di test.
“Nel corso della prima giornata ci siamo concentrati soprattutto sul nuovo motore e sulla carena, perché sono le novità più importanti che dobbiamo provare” – ha dichiarato il Campione del Mondo in carica – “Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto: il tempo del mattina è stato fatto segnare con la nuova moto, mentre nel pomeriggio abbiamo fatto delle prove comparative montando gomme usate per capire meglio quale sia il nostro livello”. “La vecchia moto era un progetto nato nel 2020 che era arrivato all’ultimo stadio della propria evoluzione” – ha spiegato Bagnaia – “La GP23 ha tante cose positive, ma credo che in fase di accelerazione sia ancora troppo aggressiva soprattutto se paragonata alla precedente, che era più dolce. Ora stiamo cercando di capire cosa dobbiamo fare per iniziare a sfruttarla al meglio, perché è piuttosto diversa. Il mio approccio nella prima giornata è stato volto all’apprendimento: volevo capire e cercare di adattarmi il più possibile alla moto. Ho bisogno di muovermi di più in sella perché l’erogazione è diversa, ma credo che su questo aspetto si siano compiuti importanti passi avanti già nel corso della prima giornata”.
“Credo che nel corso dell’inverno sia stato fatto un grande lavoro anche sulla carena. È totalmente diversa per forma ed effetto, e anche lei richiede qualche cambiamento a livello di guida” – ha aggiunto il #1 – “È migliore in frenata, e questo è sicuramente un aspetto positivo quando si parla di Ducati, mentre nella percorrenza dei curvoni permette di rimanere leggermente più sulla moto e dunque di sporgersi di meno. Credo di doverla ancora capire del tutto, ma provarla qui è una cosa positiva perché Sepang ha moltissime curve di questo tipo. Penso che nel complesso la GP23 abbia un grande potenziale, ma nei prossimi giorni dovremo cercare di migliorare ulteriormente mettendo a frutto gli insegnamenti raccolti in queste primissime uscite. In questo momento comunque gli aspetti positivi sono di più di quelli negativi, quindi credo che possiamo dirci soddisfatti. Avremo a disposizione altre due giornate per provare a capire meglio tutto, ma rispetto a come abbiamo cominciato lo scorso anno ci sono state delle grandi differenze in positivo”. “Penso che nel 2023 si sia iniziato a lavorare da una base di partenza migliore, perché abbiamo un feeling decisamente diverso e lo confermano anche i tempi: nel 2022 il Day 1 era andato in archivio con un 2’00”0, mentre quest’anno abbiamo già girato in 1’58”8. Sono stato sempre più veloce e di questo ne sono contento, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Sono felice, ma non credo sia il momento di trarre conclusioni affrettate: preferisco rimanere calmo”, ha infine concluso un Pecco Bagnaia ormai ben consapevole del fatto che le somme possano essere tirate davvero solamente a stagione conclusa.