Il fatto che, nonostante la fama, fosse rimasto una persona – ancor prima che un pilota – umile e con una grande umanità. E’ questa forse la caratteristica che viene fuori con più forza da tutti i racconti e da tutte le descrizioni scritte su Nicky Hayden in questi tragici giorni. Ed è una caratteristica che trova conferma anche dopo la sua morte.
Moreno Maresi, l’avvocato designato dalla famiglia Hayden per espletare le procedure burocratiche e giudiziarie di questi giorni bui, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio ha infatti ufficializzato che sono stati donati gli organi del pilota americano. Dalle notizie trapelate, la famiglia non ha fatto altro che attenersi a quelle che erano state le volontà del #69, più volte espresse nel corso degli anni.
Poi, dopo aver completato l’asportazione degli organi, la salma di Hayden farà silenziosamente ritorno ad Owensboro, la piccola città del Kentucky che ha dato i natali al Campione del Mondo della MotoGP nel 2006 e che da ieri pomeriggio, con le bandiere a mezz’asta, piange per la perdita di Nicky. Lì, a casa sua, si terranno anche i funerali, con la famiglia che ha deciso di non allestire una camera ardente per il defunto pilota statunitense.
Nel frattempo, proseguono le indagini da parte della Procura di Rimini per cercare di fare maggiore chiarezza sulle circostanze che abbiano portato al tragico incidente. Il 30enne di Morciano che era alla guida della 206 CC piombata sul #69 – e che ora, tremendamente scosso, è affiancato da uno psicologo per cercare di superare questo difficile momento – è stato iscritto da prassi nel registro degli indagati, ma ora non più per il reato di lesioni stradali bensì per quello di omicidio stradale. Adesso, per tentare di ricostruire l’accaduto, la palla passa tra le mani degli inquirenti, da quel che si dice entrati in possesso di un filmato registrato da una delle telecamere di sorveglianza delle case vicine. Da lì si vedrebbe il #69 non fermarsi ad uno “Stop” nei pressi di un incrocio da più parti definito pericoloso – molti parlano di cartelli stradali nascosti da siepi e di una segnaletica orizzontale pressoché inesistente -, con la Peugeot nera che tragicamente centra, senza lasciargli praticamente scampo, il pilota statunitense.
Che la MotoGP, scossa come tutto il mondo dei motori, ha deciso di salutare con questo video che ripercorre i momenti più significativi della carriera di Nicky Hayden. Un pilota che piaceva a molti, ma che probabilmente mancherà a tutti.
"The nicest man in Grand Prix racing"
Thanks for the memories, Nicky. #RideOnKentuckyKid pic.twitter.com/BX4VvGgKWC
— MotoGP™ (@MotoGP) May 22, 2017