Medaglia d’argento per Jorge Martin al termine della Sprint in Thailandia. “Martinator” non riesce ad agguantare Bastianini per la vittoria, ma porta a 22 punti il suo vantaggio in classifica piloti su Pecco Bagnaia
Protagonista di una rimonta inattesa (e probabilmente insperata) Jorge Martin è riuscito a cogliere il secondo posto al termine della Sprint del GP di Thailandia. Scongiurate le paure della partenza sul lato sporco della pista, il pilota del team Pramac ha tentato il sorpasso alla prima curva su Enea Bastianini, salvo finire largo e ritrovarsi in sesta posizione: seppure la situazione fosse più complicata del previsto, Martin ha recuperato le posizioni perse una alla volta, non senza qualche flirt con i limiti della pista: “Ho dato il massimo dal primo all’ultimo giro, è stata una gara difficile. In partenza ho tentato di sorpassare Enea, ma sono finito largo e sono quasi arrivato al contatto con Pecco: in quel momento ho mollato i freni, preferendo perdere posizioni piuttosto che rischiare di cadere. Da quel momento in poi è stata dura, perché ho dovuto sopravanzare Acosta e Marquez, poi ricucire il gap con Bagnaia e prendermi la seconda posizione; il sorpasso su Pecco è stato difficile e sono finito sul verde in uscita di curva: so che nelle Sprint posso farlo una volta sola, per cui ho provato a riprendere Bastianini senza fare track extending. Non ce l’ho fatta, ma la seconda posizione di oggi è un risultato che mi soddisfa”.
La situazione in classifica piloti avrebbe potuto obbligare Bagnaia a rischiare di più per guadagnare punti, mentre Martin aveva l’occasione di limitarsi ad amministrare il vantaggio. In realtà, Jorge si è preso molti rischi per arrivare al secondo posto, un traguardo a cui Martin non avrebbe rinunciato e che gli consente di aggiungere due punti di vantaggio sul diretto inseguitore: “Quando mi sono ritrovato sesto mi sono innervosito, ma sono riuscito a calmarmi e rimanendo concentrato ho fatto sorpassi calcolati, solamente in zone del circuito dove sapevo di averne più degli altri. Con il buon feeling che avevo in questa Sprint gestire e risparmiarsi sarebbe stato uno spreco, per questo ho dato il tutto per tutto”.
Nonostante la supremazia Ducati in questa Sprint, per il #89 l’osso più duro da superare è stato Pedro Acosta in sella alla KTM: “Con la gomma nuova le manovre di sorpasso sono più difficili, perché noi top rider dobbiamo gestire il consumo per ritrovarci a fine gara con un ritmo ancora competitivo. Pedro non ha niente da perdere e può permettersi di sfruttare di più le gomme: questo gli garantisce un vantaggio, oltre al fatto che lui è un grandissimo staccatore. Una volta sorpassato non pensavo che mi sarebbe tornato davanti, invece ce l’ha fatta, è un campione. Anche se abbiamo lo stesso manager non ci aiutiamo a vicenda, anzi!”.
Le alte temperature e la grande umidità nell’aria del Chang International Circuit hanno reso la Sprint molto faticosa dal punto di vista dello sforzo fisico. La gara di domani sarà sicuramente ancora più esigente e Martin punta a rimanere nelle posizioni di testa: “Ultimamente mi sono preparato a queste condizioni passando del tempo in sauna, ma durante la Sprint stare dietro a cinque moto è tosta, sembrava che ci fossero ottanta gradi di temperatura! Domani spero di rimanere al comando sin dall’inizio, per stare più tranquillo ed avere più aria fresca”.