Si è conclusa con la 12^ posizione in classifica la prima giornata di test pre-stagionali di Marc Marquez. Il #93, atteso al ritorno in pista dopo l’operazione alla spalla che ne ha pesantemente condizionato la preparazione atletica nel corso dell’inverno, ha concluso il Day 1 della sessione di Sepang accusando 973 millesimi di ritardo dal crono messo a segno da Fabio Quartararo, riuscendo a fermare il cronometro sull’1’59″676.
Dal Campione del Mondo in carica, in possesso di una spalla la cui massa muscolare si è drasticamente ridotta a seguito dell’intervento chirurgico, era ovviamente prevedibile non aspettarsi il miglior tempo assoluto: un’operazione simile porta con sé degli strascichi di grande rilievo, e in uno sport fisico come la MotoGP era impossibile pretendere dal Cabroncito lo stesso clamoroso livello di performance avuto durante la stagione 2019.
Nonostante tutte le premesse del caso, tuttavia, è lo stesso Marc Marquez ad ammettere di aver avuto sensazioni peggiori rispetto alle attese. “E’ sicuramente importante e positivo essere tornato in sella, sono sicuramente contento di ciò, ma sin dal primo run mi sono reso conto di sentirmi peggio di quanto mi sarei aspettato“ – ha detto il fenomeno di Cervera a fine sessione – “Dovrò continuare a lavorare, continuerò a spingere passo dopo passo, ma dopo il primo run in cui ho iniziato con una certa foga mi sono detto ‘Ehi, se continui così non arriverai a fine giornata’ e quindi poco dopo sono stato costretto a rallentare“. “Una volta allentato il ritmo ho cercato di trovare il passo giusto, quello comunque adatto a provare diverse soluzioni sulla nostra moto” – prosegue il #93 – “Questi test saranno molto utili anche per me: saranno una sorta di riabilitazione, un modo per iniziare a ritrovare il giusto feeling con la moto”.
Con un Marc a mezzo servizio ed un Alex alle prime armi con l’arma della Casa Alata, c’è chi si è chiesto come – e se – lo stato di forma non ottimale del maggiore dei fratelli Marquez possa influenzare negativamente il lavoro di sviluppo della Honda. “No, il fatto che io mi senta un po’ peggio di quanto mi aspettassi non sta influendo troppo sul nostro programma di lavoro“ – dice però il Cabroncito – “Sin dall’inizio avevamo programmato di completare 30-35 giri nel Day 1, dopodiché vorremmo salire a 45 nel secondo giorno per poi vedere a che punto siamo durante la giornata conclusiva: proveremo a sopravvivere!“. “Nel complesso direi quindi che stiamo rispettando il nostro piano di lavoro, alcune cose ce le aspettavamo” – prosegue Marc – “Devo però ammettere che pur sapendo che avrei faticato in certi ambiti mi sono reso conto un po’ a sorpresa di soffrire anche in altri. La cosa importante e positiva, comunque, è che la spalla operata mi ha dato sempre le stesse sensazioni, e a differenza di quanto successo lo scorso anno stavolta nel pomeriggio non ho un dolore più acuto rispetto al mattino”. “Questo è comunque un punto di partenza, perché anche se non ho ancora tutta la forza di cui ho bisogno vuol dire che non ci sono ulteriori problemi e che si tratta dunque solo di avere pazienza“, ha concluso il #93.