2 cadute – entrambe fortunatamente senza conseguenze – in 3 giorni di test. Si è chiusa così, e con una condizione fisica da ritrovare in vista del primo appuntamento stagionale in Qatar, la sessione di test in quel di Sepang per Marc Marquez.
Il #93, reduce da un’operazione alla spalla destra subita nel corso dell’inverno, come vi accennavamo pochi giorni fa si era detto fisicamente più in difficoltà del previsto in sella alla sua Honda, ed i capitomboli di cui il fenomeno di Cervera si è reso protagonista nel corso della tre giorni malese sembrano dar credito alle affermazioni dello stesso Marquez. “Oggi a metà giornata ero completamente distrutto“ – ha dichiarato il Campione del Mondo in carica ai microfoni di SkySport – “Sono uscito di nuovo nel pomeriggio, ma poco dopo sono caduto perché ero privo di energie. Al mattino ho forzato un po’ troppo, mi trovo a dover guidare con una posizione che non è ancora quella che vorrei, e credo quindi di aver trovato il limite attuale del mio corpo. In altri tempi avrei anche potuto provare a ‘salvare’ la caduta, ma mi sono detto che con la spalla in queste condizioni non era il caso di rischiare inutilmente“.
“Ora dovrò capire come reagirà la spalla allo sforzo di questi giorni” – prosegue il #93 – “Come ho già detto, mi aspettavo di arrivare qui in condizioni migliori. Credo che il mio deltoide destro sia al 60%, ma evidentemente è un muscolo più importante di quanto pensassi“. A dare qualche cruccio a Marc Marquez, oltretutto, c’è anche lo stato di forma della sua Honda: la RC213V, secondo il Cabroncito, deve guardarsi le spalle dal ritorno prepotente di Yamaha e Suzuki, a detta dello spagnolo estremamente veloci e competitive. “La Honda deve continuare a lavorare e a spingere con gli sviluppi, perché i nostri avversari sono migliorati“ – ha dichiarato a tal proposito il talento di Cervera – “Tutti i nostri rivali hanno compiuto passi avanti piuttosto importanti: noi abbiamo adottato delle contromisure, ma dobbiamo continuare a lavorare“.
“Nonostante una buona mattinata non sono riuscito a dare indicazioni troppo precise“ – spiega il #93 – “Non sto guidando al massimo, quindi non posso dire con esattezza cosa e dove si debba migliorare. Quel che so è che, con queste condizioni di aderenza, Rins e Vinales sono i più veloci“. “Cosa penso in vista della prima gara in Qatar? Penso che sono più preoccupato della moto che non delle mie condizioni fisiche, perché alcune soluzioni che abbiamo provato in questi tre giorni non mi hanno convinto del tutto. Ovviamente l’asticella del livello tecnico viene alzata anche dalla concorrenza, che quest’anno sembra aver fatto davvero un grosso passo avanti“, ha concluso infine Marc Marquez.