Uno strepitoso Jack Miller è stato il più veloce nella terza giornata di test MotoGP a Losail, il nuovo record assoluto della pista qatariota è suo. Seguono Quartararo e Vinales con le M1 del team ufficiale Yamaha. Giornata positiva per Pol Espargaro, a lungo in testa ed alla fine quinto.
Dopo una una sosta durata un paio di giorni, i piloti ed i tecnici della MotoGP sono tornati a calcare l’asfalto di Losail per la la terza giornata di test in Qatar al termine della quale il più veloce è stato Jack Miller. L’australiano, promosso nel team ufficiale Ducati, è riuscito a firmare un fantastico 1’53”183 che è ora il nuovo riferimento assoluto per il circuito di Losail, due decimi meglio rispetto al precedente record che apparteneva a Marc Marquez. Segue Fabio Quartararo su Yamaha, che paga appena 8 centesimi al #43. Il nizzardo aveva per primo limato il record ex Marquez a quarantacinque minuti dal termine della sessione, venendo piegato una mezz’ora dopo da Miller.
Terzo Vinales con la seconda Yamaha del team ufficiale, con un distacco dalla vetta di tre decimi e ben 77 giri completati, anche se i primi 16 sono stati degli installation lap. Maverick è stato autore di un interessante long run di sette giri lanciati, nel quale ha mantenuto un ritmo compreso tra l’1’54”0 e l’1’54”5, presumibilmente con gomme nuove. Zarco e Pol espargaro completano la Top5 con lo stesso tempo, a 716 millesimi da Miller. Mentre il francese del team Ducati Pramac è stato nuovamente il più veloce sul lungo rettilineo qatariota, con 352.9 km/h, lo spagnolo neoacquisto del team Repsol HRC ha mostrato un grande affiatamento con la RC213-V al punto da prendere e mantenere per qualche ora la vetta della classifica.
Per quanto riguarda le novità tecniche, in questi test Brembo ha portato una nuova generazione di dischi anteriori in carbonio, che la Casa italiana metterà a disposizione di tutti i team per la stagione 2021. Questi dischi hanno un diametro 340 mm e sono caratterizzati da un sistema di ventilazione che dovrebbe migliorare capacità di autoregolazione della temperatura, si tratta di un’opzione pensata per le piste che mettono in crisi l’impianto frenante come Spielberg, Motegi e Buriram.
Giornata difficile per Aleix Espargaro che dopo appena 11 giri inanellati nelle prime tre ore, il migliore dei quali un 1’55”0, è stato fermo per i successivi 120 minuti. Nel finale è riuscito a rimettere le ruote della sua RS-GP21 in pista, chiudendo col sesto tempo a otto decimi dalla vetta, ed a 72 millesimi dal fratello Pol. Dietro all’alfiere dell’Aprilia hanno trovato Mir e Rins su Suzuki, Bagnaia, Nakagami che oggi ha testato il telaio 2020 con riforzi in carbonio ed una nuova variante aerodinamica, e Morbidelli che completa la Top10 odierna.