La Suzuki GSX-RR è una MotoGP perfettamente equilibrata e, per non rischiare di rompere tale equilibrio, ad Hamamatsu come a Cambiago hanno preferito lavorare sui dettagli per il 2021. Mir e Rins hanno forzato il minimo necessario, giocando quasi a nascondino.
Squadra che vince non si cambia, allora sono praticamente nulle le novità visibili portate da Suzuki per i test in Qatar. La GSX-RR è una moto davvero efficace e duttile, si tratta dell’unica moto che nel 2020 è riuscita a far funzionare le nuove Michelin in praticamente tutte le piste. La combo motore-telaio conferisce a questa moto ottime doti dinamiche, che unite ad una velocità di percorrenza nettamente superiore alle altre moto in griglia hanno permesso a Joan Mir di laurearsi Campione del Mondo nel 2020 nonostante un divario di potenza enorme rispetto a Honda e Ducati.
Una moto del genere richiede migliorie contemporanee in ogni singola area per evitare di romperne il perfetto equilibrio così, dato il congelamento dei motori, ad Hamamatsu come a Cambiago hanno preferito lavorare sui dettagli per il 2021. Mir e Rins hanno provato differenti configurazioni di serbatoio e sella, per migliorare l’ergonomia e guadagnare decimi importanti in gara, e una variante aerodinamica che prevede l’aggiunta di due appendici supplementari sulle fiancate, già testate a Sepang ad inizio 2020. Provate anche delle ali differenti sul cupolino, testate sia coi fianchi lisci che con le due appendici extra, e diverse novità elettroniche. Al di là di questo non sono stati sei giorni di vacanza a Losail per il team Suzuki Ecstar, ad Hamamatsu si sono portati davvero avanti col lavoro per il prossimo anno.
Nei test svolti a Losail hanno infatti provato un nuovo motore, pensato per il 2022. Inizialmente svezzato da Guintoli nel giorno dedicato ai tester, questo nuovo quattro in linea è stato provato con intensità anche da Rins e Mir. “Le prime sensazioni che ci ha dato il motore del prossimo anno sono molto buone” ha ammesso il collaudatore francese a riguardo. Il Campione del Mondo Mir è invece andato maggiormente nel dettaglio spiegando che il motore per il 2022 “è più veloce in rettilineo, anche se non sono riuscito a superare nemmeno una Ducati. Rispetto all’attuale è migliore pur mantenendo lo stesso carattere“. Assieme a questo nuovo motore è stato provato anche un nuovo telaio, simile a quello del 2020 nella parte posteriore.
Il team italo-giapponese ed i suoi piloti sembrano aver giocato a nascondino durante il test a Losail. Mir (1’53”827) e Rins (1’53”860) hanno forzato il minimo necessario, chiudendo quasi sempre nella Top10 e sugli stessi tempi. Nessuno dei due ha eseguito un long run, limitandosi a uscite di tre-quattro giri nelle quali hanno girato agilmente tra il 54″alto ed il 55″basso.