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La Sprint Race sbarca anche in MotoGP: si farà in tutti i weekend di gara del 2023





L’indiscrezione circolata nella giornata di ieri ha infine avuto rapida conferma: la MotoGP, a partire dalla stagione 2023, modificherà il format del proprio weekend di gara introducendo una Sprint Race. 

sprint race
© Gold & Goose

La notizia aveva iniziato a circolare, seppure sottoforma di semplice voce, già nella mattinata di venerdì. Che si fosse di fronte a qualcosa di più di una banale indiscrezione lo si era invece intuito al pomeriggio, quando la stessa MotoGP aveva annunciato una conferenza stampa straordinaria che sarebbe stata tenuta dai vertici di DORNA, FIM e IRTA. E ora, a poco più di 24 ore dalla comparsa dell’idea “Sprint Race”, il Motomondiale conferma la propria volontà di modificare drasticamente i format dei propri fine settimana di gara. 

Uso un generico plurale perché, a differenza di quanto accade in Formula 1, la gara breve del sabato pomeriggio sarà introdotta in tutti gli appuntamenti del calendario. Con un ordine di arrivo che non avrà valenza per la griglia di partenza del GP vero e proprio, destinata a tenersi al sabato – con il via previsto alle 15 -, da disputarsi su metà della distanza della gara della domenica e con in palio la metà dei punti previsti dal Gran Premio, la Sprint Race diventerà una presenza costante della prossima stagione della MotoGP. 

A spingere i vertici del Motomondiale verso questa decisione è stata la necessità di trovare in fretta un rimedio alla crisi di spettatori – televisivi e non – iniziata un paio di stagioni fa e acuitasi a seguito del ritiro di Valentino Rossi e dell’assenza di Marc Marquez, un pilota che volenti o nolenti teneva attaccati allo schermo come pochi altri erano riusciti a fare prima di lui. Sacrificando verosimilmente una sessione di prove libere e il warm-up della domenica mattina, la MotoGP vorrebbe tentare di attrarre in circuito più spettatori già nel corso della giornata di sabato grazie a una sorta di antipasto di quella che sarebbe la gara vera e propria. Finora le informazioni fornite da DORNA riguardano solamente le giornate di venerdì e sabato: nella prima dovrebbero tenersi FP1 ed FP2 – più lunghe delle attuali e destinate a determinare la top ten combinata -, mentre nella mattinata della seconda una breve FP3 da 30′ precederà Q1 e Q2.

Alcuni dettagli specifici del format dovranno ancora essere limati, ma lo scoglio più grande all’introduzione di questa novità parrebbe già essere stato oltrepassato. Per DORNA e FIM era infatti fondamentale discutere della Sprint Race con costruttori e team, lasciando poi che fossero questi ultimi a comunicare con i propri piloti per definire in modo più preciso l’organizzazione del fine settimana di gara. “Abbiamo parlato ai piloti di sicurezza, ma non abbiamo ancora affrontato il discorso del format – ha dichiarato Carmelo Ezpeleta, CEO di DORNA – “Ieri li abbiamo informati di questa novità approfittando della Safety Commission, ma poi spetterà ai rispettivi team dialogare con loro”. “I colloqui con i piloti non sono stati negativi – aggiunge Ezpeleta, che forse non ha avuto modo di parlare con Quartararo e Bagnaia“Sono state espresse opinioni che saranno prese in considerazione. Il sabato ci sarà una gara sprint che non avrà effetto sulla griglia di partenza del GP di domenica, ma escluso questo punto fermo dobbiamo ancora definire diversi dettagli e siamo quindi pronti ad ascoltare tutte le parti. È una novità che introduciamo per migliorare la visibilità del campionato”. 

“Teniamo sempre in considerazione ciò che pensano i piloti” – ha aggiunto Jorge Viegas, Presidente della FIM – “Se dovessero dirci di non essere in grado di sopportare questo sforzo sicuramente li ascolteremo, perché ovviamente teniamo alla loro sicurezza. Vogliamo aumentare la visibilità della MotoGP, ma non per questo vogliamo ignorare temi e questioni legati alla sicurezza, che resta per noi un aspetto fondamentale”. A conferma di ciò, stando a quanto detto dal Presidente dell’IRTA Hervé Poncharal, ci sarebbe un chilometraggio complessivo pronto a rimanere sostanzialmente invariato rispetto alla stagione in corso, priva delle Sprint Race. “Non vogliamo creare inflazione” – spiega Poncharal – “I motori e le gomme da utilizzare saranno gli stessi, il numero di giri complessivo sarà molto simile: non vogliamo dare più lavoro ai piloti, vogliamo piuttosto creare più emozioni e spettacolo. Oggi è un giorno importante, e il 2023 sarà un anno chiave per la MotoGP”. 

A pochi minuti di distanza dall’annuncio di questa novità il mondo degli appassionati è già spaccato in due, diviso tra chi sostiene che un format del genere rappresenti una interessante novità e chi invece crede che vada a modificare un’organizzazione del weekend ormai cristallizzata e funzionale. Come sempre sarà il tempo a dare ragione all’una o all’altra parte ma, almeno da parte di chi scrive, il dubbio che il calo degli spettatori della MotoGP abbia cause diverse e ulteriori rispetto a un format di gara funzionale resta. 





Tags : motogpmotogp 2023motomondialesprint race
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow