La Sprint del GP di Francia è stato un incubo per Bagnaia, ritiratosi nel terzo giro di gara per un problema alla sua Ducati che lo ha condizionato dalla partenza. Il #1 spiega di aver percepito il problema già dal giro di ricognizione, ma si dice pienamente fiducioso nella sua squadra e pronto a lottare di nuovo nella gara di domani.
Sprint del GP di Francia senza spunti positivi per Bagnaia, che ha chiuso con un rientro anticipato alla fine del terzo giro la propria corsa. Il Campione del Mondo MotoGP prima è partito male, perse addirittura 13 posizioni, poi è finito lunghissimo alla curva 6 e infine si è dovuto ritirare. Tutto per un problema non specificato alla moto. Oltretutto, Bagnaia ha gareggiato la seconda moto, per via dell’incidente nelle qualifiche dove la prima moto è stata troppo danneggiata: “Dopo la scivolata in Q2 per precauzione siamo dovuti passare alla seconda moto per la Sprint, ma c’era qualcosa che non ha funzionato. Già nel giro di ricognizione e poi nei primi due giri di gara c’era qualcosa di strano nella moto. Analizzeremo i dati e proveremo a capire.”
Il problema non solo ha portato Bagnaia a ritirarsi al termine del terzo giro della Sprint, ma ne ha pure condizionato il rendimento nei due giri e poco più in cui ha potuto provare a spingere. “Non mi ha condizionato solo alla partenza, non riuscivo proprio a fare varie cose e la moto si comportava in un modo strano, molto diverso dal solito” dice Pecco. “La situazione è strana, perché la moto non era danneggiata o altro, era quella di riserva. Ora è anche difficile capire per meccanici e tecnici quale sia il problema, dai dati si vede solo che la moto non andava come avrebbe dovuto. C’è poco da dire oggi, sono successe cose strane. Ho perso anche il davanti in fase di uscita di curva. C’era proprio qualcosa che non andava da analizzare e capire”.
Nonostante una Sprint da incubo e la rabbia che ne consegue, Bagnaia resta ottimista per domani rimanendo pienament efiducioso verso la sua squadra. “Per domani la prima moto torna pronta e non vedo l’ora di lottare. Anche perché è da ieri che il nostro passo è uno dei migliori e sappiamo dove possiamo arrivare. Domani bisogna riuscire a partir bene e non avere problemi come questi di oggi. Sono sicuro che la squadra sta lavorando tantissimo per cercar di capire anche se non è facile, perché spesso dei problemi non si capiscono appieno dai dati, ma questa volta sono sicuro che non è così”.