Terminato il venerdì della MotoGP a Jerez, dove i piloti sono scesi in pista per le prime due sessioni di prove del Gran Premio di Spagna 2024. Il più veloce è stato Pecco Bagnaia, che nel finale piega Vinales e M. Marquez. Tutti i ducatisti in Top10, tranne Morbidelli che è dodicesimo, mentre Acosta è ancora l’unico pilota su KTM a centrare l’accesso diretto in Q2. Moto laboratorio, molto diversa a livello aerodinamico, per Bradl.
Le libere mattutine della MotoGP a Jerez si sono concluse con una bella doppietta per il team Gresini, grazie ai fratelli Marquez in sella alle Desmosedici GP23. Di Alex il miglior tempo nelle FP1, che al Circuito de Jerez-Ángel Nieto firma un buon 1’36”630 e stacca di mezzo secondo il fratello Marc, secondo. In questa sessione il #73 è riuscito anche ad avvicinare molto il record assoluto della pista spagnola, l’1’36”160 firmato da Bagnaia nelle qualifiche del 2022. Terzo tempo per Vinales seguito dal compagno Espargaro: vicinissimi tra loro, i due piloti dell’Aprilia hanno chiusoa sei decimi dal più giovane dei fratelli Marquez. Inizio incoraggiante per Bezzecchi e soprattuto Morbidelli, entrambi in una virtualissima seconda fila. Ma sono solo le prime libere.
Guardando ai collaudatori, buon inizio per Pedrosa, settimo e capace di toccare i 300 km/h alla speed trap nelle prime libere, mentre Savadori e Bradl chiudono il primo turno nelle retrovie, davanti al solo Marini. I tre collaudatori, wild card, hanno portato in pista delle novità che poi i piloti ufficiali potranno testare lunedì durante i test ufficiali.
La moto con più novità è sicuramente quella di Bradl. Il collaudatore tedesco della Honda è sceso in pista a Jerez con una RC213V pesantemente evoluta sotto ogni area. Il pacchetto aerodinamico anteriore ha subito un restyling importante con in particolare sidepods più grandi e dal disegno più elaborato, mentre le pance puntano su un maggior downwashing. Anche il codino, più scavato ai lati superiori, e la sua ala sono stati aggiornati. Il nuovo alettoncino posteriore è molto più alto di quello che attualmente in uso, rimanendo sempre biplano. Lateralmente si possono notare anche un’ulteriore presa d’aria di scarico dal radiatore nella parte inferiore della carenatura laterale, per migliorare l’efficienza del radiatore, mentre il telaio sembra aver avuto solo aggiornamenti di dettaglio. Immutati lo scarico e la presa d’aria sul cupolino, segno di un motore tutto sommato immutato.
Nelle prove ufficiali del pomeriggio, il più veloce a Jerez è stato Francesco Bagnaia al termine di una sessione caratterizzata da numerose cadute. Tutte fortunatamente senza conseguenze per i piloti. Bagnaia ha fatto il miglior tempo in 1’36”025 limando di quasi un decimo e mezzo il precedente record, che già gli apparteneva. Nel corso della sessione, il #1 ha lavorato molto con la Soft al posteriore, per valutarne la validità nella gara di domenica.
Secondo tempo per Maverick Vinales, che paga un decimo al Campione del Mondo in carica ma forte di un quarto settore ottimo, due decimi meglio di chiunque altro. Terzo tempo e prima fila virtuale per Marc Marquez che paga meno di un decimo e mezzo, risultando sotto il precedente record, ma soffre tremendamente nel quarto settore al contrario di Vinales.
In ottica gara, Bagnaia e Vinales hanno corso su tempi simili con gomme usate seppure con due opzioni diverse: Soft per Pecco e Medium per BatMav. Bene anche Martin con gomme usate, lavorando però con la Medium al contrario del compagno di marca.
Giornata molto positiva a Jerez per Marco Bezzecchi, redivivo grazie al quarto tempo nelle Prove MotoGP seppure a oltre tre decimi dal compagno di marca e allenamenti Bagnaia. Per il #72 è comunque una prestazione che vale oro viste le difficoltà ad interpretare la GP23 nei primi tre GP stagionali. Alle sue spalle si sono piazzati Martin e Acosta. Restano sotto il mezzo secondo di distacco anche Aleix Espargaro ed Enea Bastianini, rispettivamente settimo e ottavo, mentre Di Giannantonio e Alex Marquez chiudono la Top10 e si accaparrano gli ultimi posti validi per l’accesso diretto alla Q2. 11° Binder, caduto in curva 7 a tre minuti dal termine mentre stava cercando il tempo record per aguantare il passaggio diretto in Q2. Il sudafricano della KTM dovrà passare per la Q1 e si troverà in buona compagnia: con lui, su tutti, Morbidelli, il compagno Miller e Pedrosa.