Il caldo torrido ha caratterizzato più di ieri i test malesi. La temperatura media dell’asfalto oggi si attestata attorno ai 57ºC, con un picco di oltre 60ºC tra le 14.30 e le 15 locali, con le attività in pista che si sono bloccate. Condizioni sicuramente al limite per le gomme.
Con temperature così elevate, i dati raccolti dai tecnici non sono molto indicativi. Ma forse questo clima ha giovato ai tecnici di Iwata. Le M1 negli ultimi due anni hanno sofferto gli asfalti eccessivamente caldi, poter indirizzare lo sviluppo su queste condizioni può solo che far loro bene.
In generale, oggi non si sono viste grosse novità tecniche. Da segnalare l’introduzione della leva del freno posteriore sul semimanubrio sinistro per Crutchlow. Cal ha ancora la caviglia destra martoriata, cosa che gli complica la vita visto il largo impiego che fa del freno posteriore per stabilizzare la moto soprattutto in uscita di curva. La soluzione della leva del freno posteriore a pollice, introdotta da Doohan su idea del Dottor Costa, potrebbe diventare una costante nel 2019 di Cal.
Se nella giornata di ieri il solo Viñales ha portato a termine run interessati -nello specifico due run consecutivi da 7 giri l’uno, verso l’una, sul 2’00”5 di passo- oggi le cose sono andate diversamente. Già nella tarda mattinata Aleix Espargaró ha affettato uno stint di 18 giri lanciati, il migliore dei quali in 2’00”6 e nel complesso un 2’01”0 di media, in sella alla RS-GP di Noale #41.
Da segnalare anche un buon run dello stesso Vinales, che verso mezzogiorno e mezzo ha completato un run di 8 giri sul 59’’9 di passo. Dopo le 15, Dovizioso ha effettuato due run da 11 giri l’uno, con un passo sul 2’00’’7. In contemporanea, Petrucci ha fatto lo stesso lavoro, con un passo identico.
Il più attivo oggi è stato Tito Rabat con 75 giri completati, staccando nettamente il secondo classificato in questa speciale classifica: Pol Espargaro, autore di 66 giri.
Alla fine è Maverick Vinales a chiudere davanti a tutti, con un suntuoso time attack. 1’58’’897 il suo tempo, a 67 millesimi dal record assoluto della pista fatto segnare da Jorge Lorenzo lo scorso anno. Anche Valentino con l’altra M1 ha tentato un attacco al tempo nei minuti finali, abortendo il giro sul nascere per un scarso feeling con la gomma posteriore.
Seconda posizione per Alex Rins, in 1’59”424. Un tempo interessante quello dell’alfiere Suzuki, perché ottenuto durante un run breve di 4 giri lanciati, sul passo del 1’59”6. Completa il fantapodio Jack Miller davanti al caposquadra Andrea Dovizioso, mentre è da applausi il quinto tempo di Cal Crutchlow.