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Da unfit a primo nelle FP1: è Nakagami show in Argentina





Dopo mille peripezie, l’aereo cargo con i pezzi mancanti è finalmente arrivato, i team si sono prodigati in lavori dell’ultimo minuto senza pari e hanno finalmente avuto luogo le prime libere del GP d’Argentina per la MotoGP a Termas de Rio Hondo.

Incredibile primo tempo per Nakagami, che chiude la sessione di prove libere con un 1:39.028. Curioso il caso del giapponese, che fino a ieri era ufficialmente unfit per la tappa argentina causa Covid-19.

Sottopostosi ieri pomeriggio ad un nuovo tampone che ha dato esito negativo, Nakagami ha vinto la propria personale battaglia contro il tempo per poter essere regolarmente in pista sin da queste prime libere. Probabilmente il suo volo non ha fatto scalo a Mombasa.

Ci sono 4 decimi, 2 Aprilia, 2 KTM e un rookie nelle prime 10 posizioni: il Campione in carica Quartararo è secondo dopo aver segnato un 1:39.155, seguito dai fratelli Espargaro.

La cancellazione di un turno di libere, e la riduzione del tempo tra un turno e l’altro, non stanno certamente giocando a favore di Aprilia. L’ultima volta che si è corso qui, nel 2019, la Casa di Noale forniva al team Gresini tutt’altra moto rispetto all’attuale, all’epoca il motore era ancora derivato da quello della RSV4 con le bancate aperte fino a 75°. I tecnici del team di Noale si trovano così con pochi dati e poco tempo per regolare al meglio la RS-GP attuale, profonda evoluzione della rivoluzionaria RS-GP20. Il quarto posto di Aleix è un ottimo segnale per la Aprilia, visti i problemi elencati sopra, rassicurata ancora di più dal piazzamento in ottava posizione di Maverick Vinales, alle spalle del rookie Bezzecchi, fabtastico il suo quinto crono, Alex Rins e Miguel Oliveira. Chiudono la top 10 Binder e Mir, mentre in 11esima e 12esima posizione troviamo rispettivamente Enea Bastianini e Pecco Bagnaia.





Tags : GP Argentinamotogptermas de rio hondo
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.