Dal 2023 in MotoGP sarà vietato l’utilizzo in corsa degli abbassatori anteriori, permessi unicamente in partenza. Nessun limite al posteriore.
La Grand Prix Commission, composta dai delegati di Dorna, FIM, IRTA e MSMA, ha comunicato la decisione di bandire l’utilizzo in corsa degli Shape Shifters anteriori, dispositivi che permettono di variare l’altezza delle moto prendendo in tal caso il nomignolo di Front Ride Height Devices. Il divieto scatterà dal 2023, ma resterà permesso l’utilizzo di questi dispositivi nelle fasi di partenza quando assumono il nome di Front Holeshot Devices. Resta permesso l’utilizzo anche in corsa del sistema che varia l’altezza posteriore.
La prima a introdurre l’abbassatore per utilizzarlo in griglia di partenza, inizialmente al posteriore e poi all’anteriore, fu Ducati. Con queste MotoGP da 300 cavalli all’albero, abbassare il baricentro di 50 mm permette di scaricare meglio i cavalli al suolo riducendo la tendenza all’impennata e garantendo un notevole miglioramento nell’accelerazione da fermo. Come per l’ambito aerodinamico, anche riguardo gli Shape Shifters la Casa di Borgo Panigale negli anni ha sempre dettato il passo, permettendo da tre stagioni ai piloti l’utilizzo dell’abbassatore posteriore anche in gara.
Poter ridurre l’altezza della moto in uscita da curve lente, che magari precedono rettilinei molto lunghi, permette un significativo miglioramento delle performance a tutto tondo su rettilinei come quelli di Losail, Austin, Barcellona o Mugello solo per citarne alcuni. Quest’anno Ducati ha introdotto anche il Front Ride Height Device, causando molti malumori nel paddock. Così, per motivi di sicurezza e costi, si è arrivati a questa decisione di bandirne totalmente l’uso in corsa. Un’altra ipotesi, scartata, prevedeva l’utilizzo dei Ride Height Device in determinati tratti della pista come una variante a due ruote del DRS.